La Valle Isarco, in Alto Adige/Südtirol, è da millenni il passaggio naturale più agevole di tutte le Alpi centro-orientali, crocevia tra le culture del Nord e il Mediterraneo. Questo la rende una terra di contrasti intriganti e ben assortiti… Uno dei modi per conoscere la valle, nelle sue più intime ‘nature’ e contraddizioni, è percorrerla a piedi: allo scopo, si possono seguire nuovi e vecchi sentieri tematici.

I PERCORSI NATURA – Tavole interattive su piante, fiori, animali per conoscere l’eco-sistema del Parco naturale di Puez-Odle si trovano lungo il percorso-avventura che parte da Malga Zannes in Val di Funes. Il percorso è adatto anche per non-vedenti (grazie alle tavole scritte in braille) e per disabili con carrozzelle. In questa valle c’è anche il pittoresco Sentiero dei contadini di montagna, tutto lastricato, che una volta collegava i vari masi con il paese. Lungo il Sentiero delle Api a Rodengo varie stazioni illustrano il mondo di questo insetto tanto utile: presso il maso Locherhof si può vedere l’interno di un’arnia; al maso Lechnerhof si visita una colonia e un apicoltore racconta il suo lavoro. Al termine degustazione di vari prodotti. Tutto il percorso è lungo 7 chilometri (con una guida, 10 euro per gli adulti, 5 euro per i bambini). Flora e fauna rara, ma anche rocce e pietraie caratterizzano il Sentiero di Dolomieu, che collega Monte Cavallo con Ladurns passando per sei malghe fino al tratto terminale della Val di Fleres. Gran vista sull’aguzzo Tribulaun, la montagna oggetto degli studi di colui che diede il nome alle Dolomiti. La riva del torrente, la vegetazione del bosco, lo stagno, sono invece alcuni degli argomenti approfonditi lungo il percorso didattico di Castel Wolfsthurn a Mareta/Racines.

I PERCORSI DELLA FEDE – Lo storico Cammino di San Giacomo passa anche per la Valle Isarco (da Vandoies di Sotto fino al Brennero) toccando l’Abbazia di Novacella, a nord di Bressanone, il più grande convento del Tirolo con la chiesa di stile tardo-barocco, il chiostro gotico, l’antica pinacoteca e altre meraviglie. Molti alberghetti e pensioncine lungo il sentiero ospitano i pellegrini a prezzi minimi. Il depliant con tutte le informazioni può esser richiesto gratuitamente al Consorzio Turistico Valle Isarco (www. Jakobsweg. It). Altro sentiero di pellegrinaggio è quello a Campo di Trens, su un antico percorso del 1646, con diverse stazioni di preghiera. Partendo dalla Parrocchiale di Vipiteno si percorre invece il Sentiero di Nostro Signore con sette stazioni fino alla chiesa di San Giacomo a Tunes. Il Sentiero dei Tigli porta i pellegrini lungo l’antico tracciato dei Reti che sale da Rio di Pusteria a Maranza fino alla chiesetta delle Tre Vergini (Aubet, Cubet e Guerre), un piccolo capolavoro di arte barocca. Il Sentiero europeo della fede, nei pressi di Bressanone, dopo 14 stazioni della Via Crucis, arriva alla deliziosa chiesetta alpina di San Cirillo. Corre invece sulla passeggiata ‘Karlspromenade’, in direzione Luson, il Sentiero dei Salmi con nove stazioni.

PERCORSI IN ALTA QUOTA – L’Alta Valle Isarco, ai piedi del Brennero, offre anche spettacolari escursioni in quota, su scenografiche alte vie. Come l’ “Alta Via del Tirolo” che parte da Mayrhofen nel Tirolo del Nord e porta fino a Merano, passando per l’Alta Valle Isarco. Oppure il “Sentiero Europeo 2”: 340 km in 22 tappe, lungo un percorso che parte da Innsbruck e arriva a Feltre in Veneto, passando appunto per la Valle Isarco. Una via che unisce l´Austria a tre province italiane e crea un collegamento ‘ideale’ non soltanto di sentieri, ma anche di culture. Per entrambi i percorsi esiste la possibilità di iniziare o terminare il cammino in vari punti o di fare singole tappe. In una zona inedita e poco battura, l’Alta Via di Fundres da Prati di Vipiteno porta in sei giorni attraverso un paesaggio incontaminato verso i rifugi Bressanone, Ponte di Ghiaccio e Lago della Pausa fino a Falzes in Val Pusteria.

IL SENTIERO DELLE CASTAGNE – Un percorso tematico di circa 60 km che attraversa boschi misti, prati e castagneti, a mezza costa da Varna fino a Velturno, Chiusa, Villandro, Barbiano e per l’altipiano del Renon, con termine a Castel Roncolo a Bolzano. Locali per il Törggelen (in autunno) e ‘Buschenschank’, i masi con ristoro, invitano a soste golose durante tutte le stagioni. La cartina con guida e descrizione del sentiero è acquistabile a 7 euro presso il Consorzio Turistico Valle Isarco.