Partirà il 1 febbraio da Lamezia Terme la mostra polisensoriale Lamp&RiLamp 2011 promossa dal Consorzio Ecolamp, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, sulla corretta gestione delle lampade a basso consumo esauste.
Giunta alla sua terza edizione, con oltre 25.000 visitatori tra scolaresche e famiglie, il tour 2011 passerà per undici nuove piazze italiane a Lamezia Terme, Agrigento, Palermo, Cagliari, Sassari, Cuneo, Aosta, Novara, Trento, Udine e Trieste.

L’esposizione interattiva prevede il coinvolgimento diretto dei visitatori: cinque moduli illustrano la storia dell’illuminazione, i numeri, le caratteristiche e il perché della necessaria raccolta differenziata delle lampade fluorescenti esauste, ma anche le fasi successive di trattamento, che permettono di recuperare sino al 95% dei materiali e di mettere in sicurezza le sostanze pericolose, tra cui il mercurio. Alla fine del proprio ciclo di vita, infatti le lampadine fluorescenti non devono essere gettate nel sacco dei rifiuti indifferenziati o nei contenitori per il vetro.

La mostra ha come obiettivo primario, dunque, quello di informare l’opinione pubblica sull’importanza di portare le lampadine esauste integre all’isola ecologica più vicina, dove si trovano gli appositi contenitori verdi Ecolamp oppure di restituirle presso un punto vendita al momento dell’acquisto di quelle nuove, così come stabilito dal DM ‘Uno contro Uno’ entrato in vigore il 18 giugno 2010.

Con il 2011, dopo il successo delle due edizioni passate, arriveremo ad toccare ben 30 città, da Nord a Sud, isole comprese – afferma Fabrizio D’Amico, Direttore Generale di Ecolamp -. La mostra Lamp&RiLamp è nata per informare e sensibilizzare i cittadini verso le nuove raccolte differenziate, che sono ormai necessarie per far fronte alla mole crescente di rifiuti elettrici ed elettronici (Raee), tra cui le lampade a basso consumo di energia. Istituzioni, aziende, consumatori, tutti abbiamo il dovere di applicare comportamenti virtuosi e avere nuova consapevolezza dei nostri doveri per salvaguardare l’ecosistema così come la salute pubblica”.

L’impegno di Ecolamp nella comunicazione segue quello nelle attività operative: in poco più di due anni in Italia il Consorzio ha raccolto oltre 1.270 tonnellate di sorgenti luminose esauste da cui sono stati recuperati più di 1.100 tonnellate di vetro, 51 di plastiche, 64 di metalli e 50 di mercurio e altre sostanze tossiche sono state sottratte alla dispersione nell’ambiente.

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