Tra i parchi sotto la giurisdizione del Governo, Dana detiene scettro e corona, con i suoi 300 chilometri quadrati di gole e montagne estesi dall’alta valle del Rift ai bassopiani desertici del Wadi Araba, rifugio per stambecchi, gazzelle di montagna, tassi, volpi rosse e lupi; qui l’uomo ha riscoperto la sua opera, con il restauro delle antiche case in pietra nel rispetto del distintivo carattere tradizionale.

Qui si può scegliere un percorso di scoperta ‘soft’ secondo la proposta ‘Tour arte tribale tradizionale’ camminando attraverso i giardini a terrazza, incontrando i contadini locali, entrando in un tipico forno e acquistando gioielli in argento caratteristici della zona, oppure spingersi al Feynan Eco-Lodge per il ‘Copper Mine Tour’ lungo le miniere di rame risalenti all’Età del ferro, con tappa nelle affascinanti chiese bizantine e nelle antiche tombe cristiane e islamiche.

Per chi è fisicamente più allenato si consiglia l’itinerario delle tombe nabatee sulla strada da Al-Barra a Shaq. Il territorio di Al Azraq è, invece, il cuore liquido dell’arido deserto, situato in una lieve depressione geologica come bacino per le acque provenienti dalle montagne siriane. La riserva ospita il sito delle sorgenti, la grande area periferica di dune fangose sedimentate e gli acquitrini, paradiso per gli uccelli in cerca di un’oasi tra le rocce. Da Al Azraq si passa alla mediterranea Zubia, molto amata dagli escursionisti per le passeggiate nelle fitte foreste o per gite alla ricerca delle rovine disseminate nei boschi, come il castello Qala’at ar-Rabad, costruito dagli arabi per difendersi dai crociati.

Per scoprire cosa sono gli orici o gli onagri e magari vedere da vicino queste specie a rischio di estinzione basta visitare Shaumari, un’area di 22 kmq che ospita anche struzzi dal collo blu e gazzelle. Per una suggestiva versione notturna i turisti possono scegliere la proposta ‘Arabian Night Safari’, due ore in 4X4 al calar della sera sotto il cielo stellato del deserto.

Anche i bambini avranno modo di imparare dalla natura divertendosi grazie alle Children activities, per un’educazione all’ambiente che inizia in giovane età. L’incontro a tu per tu con la Giordania selvaggia non potrà dirsi completo senza il battesimo della solitudine, l’incontro con il deserto immenso, echeggiante, divino: il Wadi Rum, un panorama dai tratti aspri, profondamente modellato dagli elementi, dove alte montagne simili a sculture, gettano ombre su lingue di terra bruciata, dove le distese di sabbia, dall’alba al tramonto, assumono incredibili sfumature di colore.

Tra i luoghi da visitare, Jebel Khazali, le sorgenti di Lawrence d’Arabia e la montagna dei Sette Pilastri della Saggezza. Gli alpinisti esperti possono scalare aride vette di puro granito, (alcune di 1. 750 metri) e rupi di sabbia cristallizzata; gli escursionisti possono invece assaporare la pace e la tranquillità, ammirando le nude pareti di roccia che dialogano con i grandi spazi aperti.

Info: www.rscn.org.jo – www.quigiordania.it – www.visitjordan.com