Il territorio della provincia di Vicenza è probabilmente uno dei più ricchi di strade in assoluto.

E’ l’eredità della guerra del ’15/’18 che, per le necessità logistico-organizzative di disporre di una vasta rete di viabilità di collegamento con tutte le zone del fronte, vide il grande impegno dei militari italiani a costruire nuove strade aggiungendo di anno in anno collegamenti prima inesistenti. Se tutto questo ha influito ovviamente sulla ricchezza delle strade più importanti ha avuto però lo stesso effetto su tutto quel vastissimo sistema minore che utilizza ancora oggi, specie nel mondo agricolo e dell’allevamento, non solo i collegamenti più diretti tra i centri maggiori, ma anche i boschi, gli argini dei fiumi e tutto il sistema montano.

Una guida ai percorsi per la mountain bike tiene conto proprio delle caratteristiche del territorio vicentino, identificando 26 itinerari di particolare significato, li descrive minutamente, quasi metro per metro, lungo strade e stradine comunali, vicinali, soprattutto sterrate, ripercorrendo e toccando punti di riferimento anche paesaggistici oltre che storici ormai quasi dimenticati. Ne ricordiamo due per tutti: la traccia della vecchia ferrovia da Arsiero a Piovene Rocchette e l’altra traccia, pure ancora visibile, della linea Cogollo del Cengio-Asiago.

Il numero altissimo delle possibilità di scelta e descrizione dei percorsi effettivamente esistenti e praticabili ha indotto, nella realizzazione di questa guida, a un’opzione diversificata per zona nelle varie fasce della provincia. La guida è divisa in particolare in quattro sezioni che pescano in una gamma immensa e si dedicano a un numero relativamente ridotto di itinerari andandoli a descrivere in pianura e lungo i fiumi, lungo i Colli Berici, nella zona pedemontana e infine in quella montana, dell’Altopiano. Ogni percorso è descritto con riferimenti certi; salvo avviso, riferimenti non suscettibili di mutamenti sostanziali nel tempo.

Per ciascun percorso c’è la descrizione particolareggiata dei luoghi, della difficoltà anche tecnica e perciò dell’impegno richiesto, e viene offerto, con ‘cose da vedere’, anche un sintetico panorama storico-artistico dentro cui ci si muove ‘oltre’ la bicicletta. Ci sono anche consigli utili su come affrontare, ove si presentano, quelle difficoltà che un medio praticante di questa attività sportiva si trova davanti nelle situazioni più complicate.

La precisione della descrizione del percorso è tale che risulta sufficiente seguire anche il più semplice dei consigli: scendete di sella e camminate per qualche decina di metri, per ottenere il risultato migliore e cioè quello di seguire fedelmente il percorso senza inconvenienti e senza stress eccessivi per il fisico.

La guida è stata redatta dal giornalista Giulio Ardinghi, appassionato ciclista e conoscitore attento del territorio e realizzata dal Consorzio di promozione turistica ‘Vicenza È’.

Per informazioni: tel. 0444. 994770, [email protected]