La piccola isola di Cheung Chau, a pochi chilometri dalla costa di Hong Kong, è una sorta di splendida Honolulu cinese: 2,5 chilometri quadrati, un fazzoletto di terra verdissima dove è interdetto il traffico motorizzato. L’antico villaggio di pescatori, è un’oasi intatta da 2500 anni che, a partire dal sedicesimo secolo, divenne porto per scambi commerciali da tutta l’Asia, ma anche baia frequentata da celebri pirati e contrabbandieri, come il leggendario Cheung Po Tsai.

Oggi l’Isola Lunga, così viene chiamata dalla popolazione locale, è un centro turistico di grande richiamo, grazie alle piacevoli passeggiate, ai negozietti e ai mercatini ittici, alle bancarelle di frutta e verdura fresca, alla pittoresca linea di costa dove sono attraccate le imbarcazioni e le giunche-case sull’acqua, ancora abitate dai locali. Se ogni occasione è buona per visitare questo splendido centro immerso nel verde, c’è una settimana l’anno in cui una gita a Cheung Chau è assolutamente tassativa: il Festival delle Focacce o Bun Festival, in programma la settimana del 24 maggio.

Nata come evento religioso per propiziarsi le anime delle vittime cadute sotto le scorribande dei bucanieri o a causa dei terribili tifoni dei secoli scorsi, la celebrazione comprende una serie di riti in onore di Shang Shan, dio della terra e della montagna, Do dei Gang, protettore del focolare familiare, e Dei Ching Wong, signore dell’aldilà. La settimana di festival comprende vivaci sfilate di lion dance e rappresentazioni di opera cantonese messe in scena nel grande teatro temporaneo costruito lungo mare. Fulcro del culto sono, invece, tre torri di focacce, con un cuore di bambù e una copertura di ciambelle dolci, esposte a garanzia di buona sorte, mentre un quarto ‘pinnacolo’ viene eretto per una sfida a chi si accaparra l’ultimo dolcetto.

Il clou dell’appuntamento è, infine, la processione lungo le strade del centro, accompagnata da una baraonda di suoni a ritmo di gong e tamburi, per scacciare gli spiriti maligni. Particolarità assoluta della sfilata è la presenza di bambini sotto i sei anni, travestiti da personaggi della tradizione e delle fiabe cinesi, issati in aria attraverso un sistema di impalcature e corde, come fossero imbarcazioni fluttuanti nel cielo. La statua di Pak Tai, dio dell’acqua e spirito del Nord, guida il corteo fino al tempio eretto in suo nome nel 1783.

Chi si vuole godere questo coinvolgente spettacolo in prima fila, può usufruire delle postazioni a pagamento, posizionate lungo il percorso della parata.

Informazioni: www.quihongkong.it – www.discoverhongkong.com