Nasceva il 15 Dicembre 1870 a Brtnice il grande architetto austriaco JOSEPH HOFFMANN che visse tra la fine del XIX e la prima metà del XX secolo.
L’astrazione geometrica, spinta ed essenziale riscontrabile nei lavori di HOFFMANN , tipiche le sue prevalenti quadrettature, apre il nuovo secolo in chiave modernistica.
Il suo progetto più famoso è palazzo Stoclet, costruito nei sobborghi di Bruxelles: capolavoro di marca viennese in terra belga. Iniziato nel 1905, questo edificio era stato commissionato da Stoclet, banchiere e collezionista d’arte.
HOFFMANN non ebbe alcuna limitazione nei costi, perché l’intenzione del progetto era quella di creare un palazzo suburbano assolutamente esclusivo per Adolphe e Suzanne Stoclet: uno spazio moderno per esporre rare collezioni d’arte e dare speciali ricevimenti culturali.

Gli ambienti sono disposti secondo un principio di libera aggregazione funzionale, esibito dall’inedita articolazione esterna.
Gli elementi di rilievo, disposti in modo da ottenere un equilibrio dinamico, sono il portico e la torre (sormontata da quattro statue e decorata alla tipica maniera secessionista), che sarà fonte d’ispirazione per analoghe soluzioni Déco (ad esempio, nei grattacieli americani).

Le superfici sono rivestite di sottili lastre di pietra e gli spigoli sono sottolineati da listelli in bronzo lievemente decorati; il risultato è un volume che da l’impressione di essere privo di spessore.
Notevole l’allestimento e la decorazione degli interni, fra i quali si impongono il vestibolo a doppia altezza e l’oblunga sala da pranzo incrostata di marmi, con un pavimento segnato in lunghezza da due larghe fasce a motivo scaccato optical da cui sorgono, dietro il severo scuro basamento continuo di un mobilio di servizio, le opposte pareti decorate a mosaico da GUSTAV KLIMT con l’ipnotico motivo a girali della fitta ramificazione dorata di un albero, nella cui trama è intessuta, confondendosi nell’intensa vibrazione dorata, fra il bizantino e il giapponese, la rigida figura eretta di una donna (L’Attesa), fronteggiata sull’altra parete lunga dall’omologa forma a snella stele dell’abbraccio di una coppia (Beatitudine).

Fra il 1909 e il 1911 progetta la casa Ast a Vienna, che si pone fra i modelli più efficaci del gusto Dèco in architettura.
Una scadenza da sottolineare a ricordare uno dei maestri dell’architettura del Novecento.