La storia riconosce Gozo come la terra omerica in cui la ninfa Calipso trattenne Ulisse per sette anni; come ogni autunno, l’incanto si ripete in occasione del Mediterranea Festival, in programma dal 27 ottobre al 5 novembre. 11 giorni per entrare nel mito, per scoprire l’isola sorella di Malta in tutte le sue sfumature, per rimanere affascinati dai profumi di timo e delle erbe selvatiche nella perla rurale dell’Arcipelago, con la sua campagna interrotta, di tanto in tanto, dalle chiese barocche come la basilica di Ta’ Pinu.

La manifestazione è pensata come una sorta di cavalcata attraverso sette millenni, dai templi preistorici fino agli artisti contemporanei, passando per danze, canti, pranzi tipici e, soprattutto, musica. Si parte la serata del 27 con le note jazz della ‘The Desford Colliery Band’ in scena al Teatru Astra, palcoscenico prestigioso che in trent’anni di apertura ha ospitato grandi artisti di fama internazionale come la compagnia di balletto classico di Parigi o il Montparnasse Ballet Troup, e ha visto recitare opere come il Rigoletto, l´Aida, la Traviata, Machbeth, il Nabucco, il Barbiere di Siviglia, la Turandot. Sempre qui, sabato 28, la National Orchestra of Malta si esibirà nelle arie di ‘I pagliacci’, ‘Suor Angelica’ e ‘Cavalleria Rusticana’, mentre da domenica a giovedì si susseguono letture e degustazioni a tema tra le vie della cittadella di Victoria, già sotto occupazione araba, modificata poi nel periodo normanno e, infine, completamente rinnovata dai Cavalieri dell’Ordine di San Giovanni.

Gioiello del centro è la Cattedrale dedicata all’Assunzione di Nostra Signora, costruita da Lorenzo Gafà tra il 1687 e il 1711. Per il giovedì 2 novembre è fissato ‘Field Trip to Ta’ Cenc’, un viaggio nella campagna di Gozo con la conduzione di David Trump, professore chiamato a tenere anche l’incontro ‘Pots, Pans and Prehistory’ e a guidare il tour attraverso i siti archeologici di Mgarr e Skorba, questa volta a Malta.

Per tutto il festival la musica imprime il suo sigillo alla kermesse con l’esibizione del pianista sudcoreano Young Choon-park (3 novembre), la performance di ‘La Stella Philarmonic Band’ (4 novembre) e le voci del ‘Laudate Pueri Choir’ (domenica 5 novembre). Lo Sweet Autunno gozitano è in onda per una manifestazione che nutre l’anima secondo una dieta rigorosamente mediterranea.

Seguono alcuni degli altri “ingredienti” da non perdere. Gozo incanta per la natura ‘selvaggia e pura’ e l’atmosfera mitica e secolare. Famosa è Dwejra Bay con la Finestra Azzurra, uno spettacolare arco naturale circondato da scogliere a picco sul mare. Da non perdere è la grotta di Calipso, meta ideale per tutti gli appassionati di mito e leggenda, che domina la spiaggia rossa di Ramla I-hamra e la vista che vi si gode è davvero notevole. Altro luogo spettacolare sono le saline di epoca romana di Qbajjar.

Un’attrattiva storico/culturale è La Cittadella, antica capitale di Gozo, luogo strategico e inattaccabile, dotato di bastioni imponenti e austeri che circondano i palazzi del XVIII secolo dove è possibile visitare, il Museo del Folklore sito in una splendida casa patrizia e la Cattedrale. Ai suoi piedi, vi è la ridente Victoria, la città con i suoi negozi e mercati. Un tributo all’epoca del neolitico sono poi gli antichissimi templi di Ggantija rinvenuti presso il villaggio di Xaghra, costruzioni megalitiche costruite intorno al 3. 600 a. C.

Info: www.mediterranea.com.mt/2006/events.htm