Israele: Paese visitato ogni anno da milioni di turisti come un luogo in cui il passato ed il presente si incontrano e si armonizzano
Ancora una volta si è avuta conferma di questo. Le Nazioni Unite hanno confermato l´aggiunta di quattro antiche grotte di Israele alla lista dei luoghi riconosciuti come Patrimonio dell’Umanità.

Le quattro grotte contengono le prove dello sviluppo dell’umanità in questa area e nello specifico nella zona del Monte Carmelo; esse divengono così di straordinaria importanza e sono state classificate come un sito del calibro della Torre di Pisa o delle Piramidi egiziane. L’Unesco ha quindi votato per aggiungere le grotte Nahal Me’arot/wadi El-mughara – Tabun, Jamal, El-wad e Skhul – ai siti posti sotto la sua tutela così da garantirne la conservazione per le generazioni future.
Le quattro grotte sono ubicate in una delle più importanti zone fossili del mediterraneo e contengono manufatti che coprono 500.000 anni di evoluzione umana, dal Paleolitico inferiore fino ad oggi, secondo quanto evidenziato lo scorso mese di maggio da un documento di sintesi redatto dalla commissione Unesco che si occupa del riconoscimento dei siti, tali da essere considerati patrimonio dell’umanità.

Un’ area di 54 ettari che fornisce prove e testimonianze dell’evoluzione del passaggio di vita dell’uomo da raccoglitore e cacciatore ad agricoltore ovvero ad un vita comunitaria più sedentaria con anche ritrovamenti di reperti dell’ epoca di Neanderthal fino ai periodi di definizione dell’uomo anatomicamente moderno.
Tra i siti posti in Israele sotto la tutela dell’Unesco ricordiamo: Masada, la città vecchia di San Giovanni di Acre, la Città Bianca di Tel Aviv per la sua architettura Bauhaus, Megiddo e Tel Hazor, di biblica memoria, Beer Sheva, la Via dell´incenso nel deserto del Negev, i Giardini Bahai di Haifa, il Giardino del Bab in Haifa, e ora, le Grotte di Me´arot Nahal.

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