Visitare Parigi tra Venerdì 14 e Domenica 23 Settembre 2012 può essere un’ottima occasione per scoprire un volto inedito della città. Ora che perfino i cinesi stanno scoprendo il valore della conservazione e i più ricchi stanno diventando appassionati collezionisti, Parigi -con l’evento clou del settore antiquario, la Biennale des Antiquaires oltre ai suoi importanti musei- sta diventando fulcro di scambi, mostre ed eventi dedicati all’antica cultura asiatica e ai suoi manufatti.

L’appuntamento biennale voluto dal Syndicat National des Antiquaires per valorizzare la professionalità di galleristi e esperti delle diverse specializzazioni vanta come presidente Christian Deydier, uno dei più importanti esperti d’arte cinese al mondo. Nato in Laos e laureato in Sinologia a Parigi, approfondisce negli anni ’70 la lingua e la scrittura antica all’Università di Taipei, a Taiwan, fino a diventare Consulente ufficiale del Governo Cinese su diversi scavi archeologici. Autore di opere di riferimento sui bronzi arcaici, l’oreficeria antica e in particolare sulle Jaguwen (iscrizioni oracolari su ossa e gusci di tartaruga) ne è prima appassionato collezionista, poi esperto gallerista. Riconosciuto ufficialmente come professionista del settore Arte dell’Estremo Oriente presso la Chambre des Commissaires Priseurs di Parigi nel 1980, apre a Londra la prima galleria nel 1984, e solo nel 1997 a Parigi. È membro del Syndicat National des Antiquaires dal 1999.

Nell’ambito degli esperti d’Arte Asiatica partecipano alla XXVI Biennale des Antiquaires le gallerie parigine Charbonnier e Gisèle Croës fino alla storica galleria di Jacques Barrere, aperta in Saint Germain nel 1969. Saranno nel Salon d’Honneur appena restaurato Eric Pouillot, altro professionista specializzato in Arte Cinese e le gallerie di Arte Orientale Hioco Christophe e Alwane Art Gallery.
Punto di riferimento per gli appassionati di Arte Giapponese è Anisabelle Berès-Montanari, figlia della fondatrice della galleria Berès, Huguette, che nel 1951 aprì sulla Rive Gauche, davanti al Louvre, lo spazio espositivo dedicato alla pittura francese delle avanguardie e a una sua grande passione di sempre: le stampe giapponesi. Può oggi essere considerata una delle gallerie francesi che -sulle tracce dei fratelli Goncourt- hanno fatto scoprire e amare le stampe giapponesi a generazioni di occidentali anche grazie a importanti mostre organizzate in oltre mezzo secolo di attività. Fra tutte la grande mostra di Utamaro che nell’1981 ebbe grande successo prima a Parigi e poi a Londra.

In primo piano alla Biennale 2012 anche l’Arte Africana con il ritorno di Bernard Dulon e Bernard De Grunne e l’ingresso di un nuovo importante protagonista: il belga Didier Claes, specializzato in oggetti d’arte dell’area centro-africana.

Due le gallerie specializzate in Arte Islamica, Kevorkian e Alexis Renard, che esporranno opere di arte mediorientale dall’antichità al contemporaneo.

Prima o dopo la visita alla Biennale gli appassionati di Arte Orientale potranno visitare due storici musei dell’8 arrondissement, non distanti dal Grand Palais: il Museo Cernuschi e Museo Guimet.
Il primo è ospitato nella lussuosa villa accanto al Parc Monceau in cui visse in esilio il patriota Enrico Cernuschi (1821-1896) finanziere milanese e raffinato collezionista d’arte orientale. In Francia fondò la Banque de Paris che divenne poi Paribas, ma riuscì -per il suo temperamento rivoluzionario- a farsi espellere anche dalla Francia in seguito al suo sostegno alla Comune di Parigi. Nel 1872 intraprese un lungo viaggio in Asia dove acquistò opere d’arte di ogni sorta tra cui il celebre Buddha di Meguro tutt’ora esposto come opera principale del museo. Chiude il lunedì www.cernuschi.paris.fr (7 Av. Vélasquez) .
Il Museo Guimet delle Arti Orientali, progettato dagli architetti Henri e Bruno Gaudin, racchiude la più ricca collezione di arte asiatica in occidente. Fu fondato dall’industriale Émile Guimet (1836-1918) che nei suoi viaggi raccolse una quantità impressionante di manufatti orientali. La collezione spazia su tutta l’arte asiatica, dal Giappone alla Cina, dall’Indonesia all’India, per terminare con i tesori della via della seta. Vicino al museo si trova il Panthéon buddista, con un giardino giapponese dove potrete vivere in diretta l’antichissimo rituale della cerimonia del tè. Il museo ha un ricco programma di attività culturali, seminari, laboratori e mostre temporanee. Chiuso Martedì www.guimet.fr (6, place d’Iéna)

Per scoprire l’Arte Africana , invece, gli indirizzi imperdibili sono il Musée du quai Branly e il Musée Dapper. Il Musée du Quai Branly è dedicato alle arti degli altri continenti e presenta collezioni di Arte Africana ma anche dell’Asia, Oceania e America. Chiuso Lunedì www.quaibranly.fr (37, quai Branly)
È interamente dedicato all’Arte Africana lo spazio espositivo della Fondazione Olfert Dapper, fondata per la conservazione del patrimonio artistico dell’area sub-sahariana. Il Musée Dapper è chiuso il Martedì e il Giovedì www.dapper.com.fr (35, rue Paul Valéry).

INFORMAZIONI PRATICHE
www.sna-france.com

Date: da Venerdì 14 a Domenica 23 Settembre 2012 dalle 11 alle 21(aperture serali fino alle 23 Martedì 18, Giovedì 20 e Sabato 22 Settembre 2012)
Luogo: Grand Palais, avenue Winston Churchill, Parigi