Il progetto ´Gli antichi confini della montagna pistoiese´ è partito due anni fa. E´ nato da un´attenta analisi storico-paesaggistica e da un paziente lavoro di ricerca sulla cartografia d´epoca eseguito negli Archivi di Stato di Firenze e Pistoia. E´ approdato, infine, alla realizzazione di sette itinerari, sette depliant che li illustrano dettagliatamente e un sito web ( www.pistoia.turismo.toscana.it ) in italiano, inglese e tedesco che riepiloga il progetto e offre la possibilità di tracciarre on-line i propri percorsi, scaricare le mappe e tutte le informazioni utili per orientarsi attraverso il sistema GPS. “Un progetto interessante –ha detto l´assessore regionale a Turismo, Commercio e Termalismo, Anna Rita Bramerini– che parte dalla storia della Toscana e dalla tradizione della montagna, da sempre terra di confine, per guardare la futuro. Se vogliamo un turismo più costante durante tutto l´arco dell´anno e diffuso su tutto il territorio dobbiamo valorizzare le tipicità di ogni area e cercare di attrarre un viaggiatore attento alle tradizioni locali e rispettoso dell´ambiente. Chi fa trekking, il cicloturista o l´escursionista rappresentano un pubblico ideale per l´offerta della nostra montagna, ricca di potenzialità e di tante piccoli tesori da scoprire e valorizzare. Per attrarre i viaggiatori dobbiamo potenziare i servizi offerti al turista e creare per lui un sistema di sentieri ed itinerari che coniughino la bellezza del paesaggio con una componente suggestiva, storica o di fantasia, ma che sappia parlare all´anima e far vivere al viaggiatore un´esperienza. Questa è la scommessa che la Montagna toscana deve affrontare e vincere per guardare al futuro nel rispetto del proprio ecosistema e delle proprie tradizioni“.

In questa direzione va anche la scelta di potenziare e valorizzare il resto dei sentieri della Toscana, 7 mila km compresi nella Ret – Rete Escursionistica Toscana, il cui regolamento è recentemente stato approvato dalla Giunta regionale dopo aver consultato il Consiglio regionale e il Consiglio delle Autonomie Locali. “Pistoia –dice l´assessore al Turismo della Provincia di Pistoia, Nicola Risaliti– negli ultimi anni ha visto una crescita esponenziale di visite perché abbiamo scelto la strada della qualità. Ripercorrere gli antichi confini della montagna pistoiese collegandosi a quanto di nuovo può offrire la zona è un´idea che valorizza la cultura delle tradizioni e l´offerta turistica attuale. Queste cartine, particolarmente belle e curate, entreranno dunque a far parte di tutte le nostre occasioni di promozione”.

I sette percorsi prendono il nome dalle direzioni che seguono e dalle località che toccano: ´Verso la Lucchesia: Popiglio e la Val di Lima´, che attraversa i ponti, la dogana, la mulattiera verso il paese, le Torri di Popiglio, e si immette nel locale anello cicloturistico; ´Sulla via Lombarda verso Modena e Bologna´, che sfiora la Doganaccia e il Passo della Calanca, il Lago Scaffaiolo, Corno alle Scale e l´anello cicloturistico di Cutigliano; ´Al confine tra Pistoia e Bologna: i monti dell´Orsigna´, che va dall´Orsigna alla fonte della Gabelletta verso il Passo del Termine e l´anello cicloturistico dell´Orsigna; ´L´Abetone e la Strada Ximeniana´, che parte dalle Piramidi e va fino al Monte Maiori, verso il Libro Aperto e l´anello cicloturistico dell´Abetone; ´Tra Lucca, Modena e Pistoia: l´Alpe delle Tre Potenze”, che corre da Pian degli Ontani verso la Torre del Fattucchio, prosegue verso le Tre Potenze e finisce nell´anello cicloturistico della Faggeta; ´Verso Bologna: Sambuca e le Valli delle Limentre´, che parte da Taviano con l´antica mulattiera che sale al convento e quindi a Sambuca, va poi dal Castello di Sambuca fino a Pavana e torna indietro per finire con l´anello di Pracchia; infine “La Terra di San Marcello: la Montagna Pistoiese tra Repubblica e Principato”, che dal Pian dei Termini segue la strada sterrata verso Monte Peciano, tocca Monte Crocicchio, Maceglia, Poggio Malandrini, Monte Gennaio, il Passo del Cancellino e la Fonte dell´Uccelliera per finire con l´anello cicloturistico Gavinana – Pian dei Termini – strada per Pratorsi. Tutti i percorsi sono suddivisi al loro interno in tre segmenti di crescente difficoltà, in modo da dare la possibilità a tutti di compiere escursioni interessanti ma proporzionate alle proprie capacità ed al proprio lvello di allenamento.

La cartografia storica dalla quale il progetto prende il via, riprodotta in gran parte per la prima volta, ´fotografa´ il paesaggio toscano così come si presentava nel 1790, quando un´accurata descrizione dei confini della montagna pistoiese fu ordinata in virtù di una convenzione stretta tra il Granducato di Toscana e i suoi vicini (la Repubblica di Lucca, il Ducato di Modena e lo Stato della Chiesa). Seguendo sia i cilindri di pietra che all´epoca furono disposti a segnare i confini, sia l´attuale segnaletica sentieristica (Cai, Gea, Mpt) sono state riportate ed evidenziate le antiche strutture: posti di guardia, dogane, strade, mulattiere e sentieri, cippi confinari.

Ognuno dei sette itinerari ha un colore e un simbolo distintivo diverso (ad esempio l´Abetone ha le piramidi, l´Orsigna i monti). Ogni depliant ripercorre i sentieri con indicazioni precise sui percorsi (indicazioni escursionistiche, dislivello, difficoltà, periodo consigliato), sulla loro storia e sulle caratteristiche naturali e floro-faunistiche, ma fornisce anche informazioni turistiche e indicazioni sui prodotti tipici e sulle tradizioni locali (con particolare riferimento ai progetti regionali “Benvenuti in Toscana” e “Vetrina Toscana”).

Tutti i percorsi intendono unire passione per l´escursionismo, bellezza paesaggistica e testimonianza storica per far convergere le esigenze di un turismo moderno, culturale, sportivo ed ecoconsapevole con quelle della ricerca storica e della didattica. I depliant che illustrano i percorsi de ´Gli antichi sentieri della montagna pistoiese´ sono in distribuzione presso gli uffici informazione delle Apt.