Nella sua seduta del 7 luglio 2008, a Quebec (Canada), il Comitato del patrimonio mondiale dell’Unesco ha accolto positivamente la candidatura italo-svizzera Ferrovia retica nel paesaggio dell’Albula et della Bernina e ha deciso di inserire quest’ultima nell’elenco del Patrimonio mondiale, seguendo così la raccomandazione formulata di recente dall’organizzazione Icomos (International Council on Monuments and Sites).

Quella retica è la terza ferrovia al mondo a ottenere il prestigioso titolo. Questa onorificenza è il coronamento di una collaborazione esemplare tra Confederazione, Cantone dei Grigioni, Comuni interessati e Ferrovia retica, insieme con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali italiano. Il direttore dell’Ufficio federale della cultura Jean-Frédéric Jauslin sottolinea l’unicità della Ferrovia retica, che «si distingue in modo sostanziale dalle ferrovie di montagna già presenti nell’elenco del Patrimonio mondiale: la linea dell’Albula, una ferrovia di montagna risalente all’epoca d’oro della costruzione ferroviaria, è un capolavoro per la sua complessità architettonica e la sua eccellente fattura». Come indica il suo nome, “Ferrovia retica nel paesaggio dell’Albula e della Bernina”, non include solo le linee ferroviarie, ma anche il paesaggio che le circonda. Occorre distinguere tra la zona centrale, ossia le linee ferroviarie, e le zone cuscinetto circostanti, che comprendono il paesaggio culturale e naturale. Nel suo prologo al dossier di candidatura Unesco, il filosofo grigionese Iso Camartin riflette su questa dicotomia: «Chi viaggia con la ferrovia retica attraverso la valle dell’Albula e prosegue verso sud valicando il passo del Bernina potrebbe facilmente pensare che questo paesaggio naturale fosse incompiuto e imperfetto finché uomini ingegnosi hanno deciso di posare una linea ferroviaria sul pendio rendendo questa regione bella e perfetta».

LA ZONA CENTRALE – Con i loro 122 chilometri di binari, la linea dell’Albula da Thusis a San Moritz e quella del Bernina da San Moritz a Tirano sono il «filo conduttore» nel paesaggio dell’Albula e della Bernina. Questo non percorre in linea retta le Alpi, ma presenta tornanti, attraversa gallerie elicoidali (linea dell’Albula) e passa sul famoso viadotto elicoidale di Brusio (linea del Bernina). La Ferrovia retica, che supera complessivamente 52 ponti e 13 gallerie sulla linea del Bernina e addirittura 144 ponti e 42 gallerie sulla linea dell’Albula, attraversa 19 Comuni svizzeri e sconfina in territorio italiano a Tirano. Questo carattere transnazionale valorizza ulteriormente le due linee.

LE ZONE CUSCINETTO – Il valore culturale delle linee dell’Albula e del Bernina non deriva unicamente dall’infrastruttura ferroviaria centenaria, ma anche dall´interazione tra ferrovia e paesaggio. Per questa ragione, la zona centrale è circondata da zone cuscinetto che rappresentano gli importanti dintorni del sito del patrimonio mondiale. Queste zone sono suddivise in tre tipi: la zona cuscinetto primaria confina con la zona centrale e include importanti e preziosi oggetti culturali, luoghi di importanza nazionale ed elementi che segnano in modo particolare il paesaggio. La zona cuscinetto limitrofa comprende tutte le aree che, pur essendo adiacenti alla zona centrale, non appartengono alla zona cuscinetto primaria, come ad esempio i quartieri residenziali costruiti di recente e le piccole zone artigianali e industriali. La zona cuscinetto distante, infine, include tutto il resto del paesaggio visibile dalla ferrovia.

GRANDI FESTEGGIAMENTI – Per il fine settimana dal 12 al 14 settembre 2008, la Ferrovia retica ha previsto di organizzare insieme agli altri partner una grande festa lungo le linee dell’Albula e del Bernina e di trasformare la tratta tra Thusis e Tirano in un festoso nastro rosso. I preparativi procedono a pieno ritmo.

Info: www.rhb.ch