In Valsugana si è pensato di mantenere vivi i ricordi folcloristici di epoche passate grazie all’apertura di una mostra permanente con gli scatti di Flavio Faganello e le opere raccolte direttamente nei campi o nei vecchi granai. Il soggetto, unico, sono gli spaventapasseri.

Alzi la mano chi, almeno una volta nella vita, passeggiando per qualche stradina di campagna, non si è imbattuto in uno di questi stravaganti manichini, vestiti di stracci e conficcati nel suolo con un bastone? Gli spaventapasseri sono simboli immortali di tempi passati, di vita agricola, spauracchi senza vita per uccelli pronti a volare sulle fatiche dei contadini. Alla memoria e al ricordo di questi personaggi, sospesi tra storia e fantasia, è stata dedicata “La Casa degli Spaventapasseri”, collocata in un edificio storico di Marter, piccolo borgo nel comune di Roncegno Terme, in Valsugana. Nel museo, situato in un luogo simbolo del paese, conosciuto dalla gente locale come il “Mulino Angeli”, sono esposte le centinaia di foto firmate da Flavio Faganello.

Le opere del grande fotografo trentino, scomparso nel 2005, hanno tutte come oggetto/soggetto gli spaventapasseri e agli scatti si affiancano una sessantina di oggetti che riportano alla mente ricordi di tempi antichi. Si tratta quindi di un modo originale e suggestivo per tornare alle origini, rendere partecipi le nuove generazioni di tradizioni che non devono essere dimenticate. L’ingannevole astuzia degli uomini, la volontà di incutere terrore negli animali selvatici, in un conflitto strategico che aveva come unica posta in palio il cibo. Semi, frutti e verdure che andavano difesi di giorno e di notte dagli uccelli anch’essi alla ricerca di sostentamento in epoche nelle quali la quantità di raccolto faceva da spartiacque tra mesi di fame o di abbondanza.