Un museo per raccontare il secolare rapporto tra l´uomo e l´acqua. In un territorio, quale quello della pianura bolognese, compreso tra il torrente Samoggia e il fiume Reno, nel comune di Sala Bolognese, che negli anni è stato più volte teatro di alluvioni e allagamenti.

Inaugurato l’11 maggio 2007, l´”Ecomuseo dell´acqua” di Padulle di Sala Bolognese è un Museo della memoria che racconta la fatica compiuta nei secoli dall´uomo per regolare l´acqua dalla montagna alla pianura, un´acqua che in questi territori è sempre stata un´opportunità, ma anche una minaccia. “Senza il lavoro dei Consorzi di bonifica –afferma l´assessore regionale all´Agricoltura Tiberio Rabboni– in Emilia-Romagna avremmo oggi 1 milione di ettari perennemente allagati. Invece abbiamo 20 mila chilometri di canali e 454 impianti idrovori di sollevamento. E dopo aver asciugato il terreno, i Consorzi distribuiscono ben 1 miliardo di metri cubi d´acqua per irrigare i campi”. Impegnandosi anche per promuoverne un uso attento e razionale. “Solo lo scorso anno – ha ricordato ancora Rabboni – grazie al sistema di bilancio idrico Irrinet i Consorzi emiliano-romagnoli sono riusciti a risparmiare ben 90 milioni di metri cubi”.

Per il sindaco di Sala Bolognese Valerio Toselli “l´Ecomuseo dovrà servire soprattutto a far conoscere il ciclo dell´acqua e a sensibilizzare i cittadini sull´importanza di questa risorsa e sulla necessità di una sua gestione attenta e razionale. A partire dal suo riutilizzo”. “I cittadini percepiscono spesso i Consorzi di bonifica come qualche cosa di vecchio e di antico –ha sottolineato il presidente del Consorzio Reno Palata Vincenzo Breveglieri– questo Museo invece mostra quanto ancora oggi il loro lavoro quotidiano sia importante per il nostro territorio”. Promosso dal Comune di Sala Bolognese e dal Consorzio della Bonifica Reno Palata, con la collaborazione della Regione Emilia-Romagna e della Provincia di Bologna, l´Ecomuseo ha sede in un fabbricato rurale ristrutturato dove il visitatore sarà accompagnato, lungo l´itinerario di visita, dalle più moderne tecnologie informative quali pannelli interattivi, diorami tridimensionali e ‘totem’ informatici.

Ma, accanto a queste moderne tecnologie troverà anche gli oggetti tradizionali del lavoro contadino e della bonifica ed un teatrino meccanico, che racconterà col linguaggio popolare dei burattini, la vicenda millenaria dell´acqua in questa zona della pianura bolognese. Il percorso del visitatore non si esaurisce nell´edificio destinato all´esposizione; la collocazione dell´Ecomuseo nell´area verde della cassa di espansione del Dosolo, permette infatti ai visitatori un percorso all´aperto estremamente utile ed interessante. Con uno sguardo, è infatti possibile sia vedere le varie strutture di governo dell´acqua quali il sistema di corsi d´acqua naturali ed artificiali, la cassa di espansione e l´impianto idrovoro; sia apprezzare il contesto agro-ambientale, pregevole anche per spunti naturalistici e paesaggistici, in cui le diverse strutture sono inserite.

Per informazioni: www.ecomuseodellacqua.it