La lingua ladina, chiamata ladino dolomitico, è una lingua romanza imparentata con il retoromano dei Grigioni svizzeri. Oggi ci sono circa 30 mila persone di madrelingua ladina che, accanto a quella delle Färöer, al sami dei Lapponi e al ladino dei Grigioni è una delle lingue meno diffuse in Europa.

I ladini sono una minoranza linguistica riconosciuta dall’Unione Europea e la loro lingua è riconosciuta dallo Stato nei rapporti locali con la pubblica amministrazione e nella scuola. Essa è composta da cinque diversi idiomi e nelle valli di Marebbe e Badia si parla il Maréo/Badiot.

A San Martino in Badia ha sede l’Istituto Culturale Ladino “Micurà de Rü” fondato nel 1976. Il suo compito è quello di mantenere e incentivare la lingua e la cultura ladina attraverso pubblicazioni, il coordinamento del lavoro scientifico, le pubbliche relazioni ed il sostegno ad associazioni ed istituzioni ladine. A monte del paese sorge il Museo Ladino ospitato a Castel Tor. Sul pieghevole del museo è raffigurato un simpatico signore con la gerla sulle spalle ed il suo invito in un fumetto recita: “Vi cun me tl museum – Vieni con me al museo!

Già la situazione costruttiva è inconsueta: al castello, citato come torre abitata già nel 1230, è entrato un grande museo (anche se gli architetti bolzanini ed il coordinatore generale viennese Dr. Bogner in un primo momento avevano sospirato. Che ne facciamo di una torre?). Proprio nell’esposizione su tre piani risiede oggi il fascino del museo: così intimo, così ben inserito in un contesto edilizio così antico. D’altro canto la presentazione è molto moderna, studiata in modo da interessare e con notevole abilità didattica.

Il visitatore può giocare con dei computer touch screen. Il “Museum Ladin” è un museo attivo. Le informazioni sono dosate bene, senza rischio di annoiare, fornendo un quadro il più possibile esauriente di questa zona nel cuore delle Dolomiti nel suo essere fra isolamento e speranza, al confine fra il mondo italiano e quello tedesco. È riuscito anche il collegamento con la realtà attuale e rimane aperta la domanda se le cinque vallate ladine nelle Alpi meridionali saranno in grado di conservare la loro identità linguistica.

La visita al museo costituisce anche un buon viatico per l’escursione invernale alle Viles. Queste sono una forma di insediamento che si è perpetuata soprattutto intorno a La Valle. Invece di masi isolati, si ha il raggruppamento di alcune case intorno a una cappella: tre, quattro famiglie collaborano nello spirito del vicinato e della socialità.

Per informazioni: Museum Ladin ´Ciastel de Tor, tel. 0474. 524020; Consorzio Turistico Area Vacanze Plan de Corones, tel. 0474. 555447.