Questo autunno, le opere di Gabriel Metsu, (1629-1667) uno dei pittori più influenti del 17 secolo olandese, saranno in mostra presso il Rijksmuseum di Amsterdam. I dipinti di Metsu raffigurano splendidamente la vita quotidiana durante il periodo del Secolo d’oro olandese, con scene come un uomo che scrive una lettera d’amore, una sguattera che sbuccia una mela, o ancora un anziano che alza un bicchiere. Nonostante la sua vita breve, Metsu è stato uno dei pittori più famosi del suo tempo, ed i suoi dipinti sono stati venduti a prezzi molto elevati. Nel 18 e 19 secolo, Metsu era più popolare di Vermeer, i cui quadri erano spesso attribuiti a lui. Il Rijksmuseum ha riunito più di 35 dei suoi migliori dipinti, provenienti da musei di tutto il mondo e da collezioni private, comprese alcune opere scoperte recentemente . Alcune opere ritornano dopo 250 anni per la prima volta nei Paesi Bassi. Le opere di Metsu saranno in mostra al Rijksmuseum dal 16 Dicembre 2010 al 20 Marzo 2011.

Nonostante la sua prematura scomparsa, Gabriel Metsu produsse un certo numero di opere che ancora oggi sono considerate alcune tra le migliori del periodo del Secolo d’Oro , come “Il bambino ammalato” (Rijksmuseum), “L’uomo che scrive una lettera” e “La donna che legge una lettera” (Galleria Nazionale Irlandese). Già durante la sua vita, i suoi dipinti vennero venduti a prezzi alti a collezionisti dei Paesi Bassi, ma anche stranieri. Nel 18 e 19 secolo la sua fama raggiunse proporzioni davvero grandi, e durante questo periodo i dipinti di Johannes Vermeer, oggi famoso in tutto il mondo, venivano venduti come lavori di Gabriel Metsu. Insieme a Vermeer, Jan Steen, Gerard ter Borch e Peter de Hooch, Metsu è considerato uno dei più grandi pittori del 17 secolo. Con la sua attenzione unica per dettagli e materiali, i dipinti con scene quotidiane di Metsu ci offrono uno splendido scorcio delle vite, delle attività e delle abitudini degli olandesi durante il periodo del Secolo d’Oro. Figlio di un pittore, Metsu iniziò la sua carriera nella sua città natale di Leiden , dove realizzò prevalentemente scene bibliche e burlesche di grandi dimensioni. Alla ricerca di un più ampio mercato per i suoi dipinti, si trasferì ad Amsterdam poco dopo il 1650. Da quel momento iniziò a specializzarsi in raffigurazioni intime di quotidianità, ispirato da Gerrit Dou e Gerard ter Borch: venditori ambulanti, cameriere, bevitori e fumatori. Intorno al 1660, il suo stile divenne più raffinato, quando iniziò a dipingere sempre di più scene che rappresentavano i passatempi delle persone benestanti: giovani uomini e donne che si scambiavano lettere d’amore, compagnie musicali e scene di caccia. Senza alcun dubbio durante questo periodo Gabriel Metsu e Johannes Vermeer si influenzarono reciprocamente. Metsu morì nel 1667 a soli 37 anni. La mostra è stata organizzata dal Rijksmuseum di Amsterdam in collaborazione con la National Gallery of Ireland a Dublino e la National Gallery of Art di Washington