La città spagnola ospita l’esposizione internazionale EXPO 2008 che propone il tema “L’acqua come elemento di sviluppo sostenibile e l’ambiente” sulle problematiche dell’acqua nel mondo contemporaneo e sul ruolo che l’acqua riveste in situazioni di estrema scarsità o di dilagante calamità.

Il Padiglione italiano, realizzato e sostenuto dal Ministero Italiano degli Affari Esteri tramite il Commissariato governativo per l’Esposizione Internazionale di Saragozza 2008, accoglie anche il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano.

Il Padiglione si trova nella zona “Ebro”, la più panoramica e visibile da tutti i settori dell’Expo.

Al suo interno il Museo propone una mostra di modelli storici dalla propria collezione che raccontano il rapporto tra Leonardo da Vinci e l’acqua, con particolare riguardo alle vie di comunicazione. I modelli sono stati costruiti negli anni ’50, studiando e interpretando i disegni del genio vinciano.

Le vie d’acqua infatti costituiscono un capitolo fondamentale non solo degli studi di Leonardo, ma anche della cultura tecnologica e ingegneristica lombarda.

Arrivato a Milano, Leonardo studia e rileva i canali, chiamati Navigli, e annota proposte di miglioramento.

Tra i modelli presentati al Padiglione Italia:

la paratoia a ghigliottina che fa parte degli studi sulla navigazione di fiumi con portata d’acqua non costante. Come nei canali artificiali, grazie alle chiuse, una barca può scendere o superare il salto d’acqua.

il ponte canale che permette di oltrepassare un corso d’acqua grazie a una grande conca. La conca è costituita da un sistema di chiuse che consentono alle imbarcazioni di superare un dislivello. Leonardo cerca di migliorare i sistemi di conche e canali già in uso a Milano. Nel meccanismo di apertura e chiusura dei portelloni un piccolo sportello a chiavistello, manovrabile dall’alto, permette un afflusso di acqua sufficiente per equilibrare la pressione ai due lati della porta principale. L’apertura diventa così più agevole.

lo scafandro in cuoio, pensato per poter lavorare sott’acqua. Il rigonfiamento della giubba è destinato a contenere la riserva d’aria in un otre. Leonardo prevede anche un sacco di pelle ermeticamente chiuso e dotato di una valvola da utilizzare per la salita o la discesa subacquea e alcuni sacchi di sabbia usati come zavorra. Leonardo studia un sistema di respirazione per il palombaro attraverso manichette in canna unite con giunti di cuoio. I tubi usati per la respirazione escono in superficie e sono sostenuti e protetti da uno speciale sistema galleggiante in grado di far passare l’aria ma non l’acqua.

Il tema “L’acqua come elemento di sviluppo sostenibile e l’ambiente”, che si inserisce negli obiettivi del Millennio e in quelli del Decennio dell’acqua (2005-2015) proclamati dall’ONU, crea una sorta di anteprima tra l’EXPO Internazionale 2008 di Saragozza e l’EXPO Universale 2015 di Milano.