È un mondo tutto da scoprire quello dell’arte africana contemporanea, che Finter Bank Zürich dal 5 settembre 2006 al 13 novembre al presenta nelle sue vetrine di Lugano in Via al Forte 1 e di Chiasso in Via San Gottardo 35, oltre che negli spazi della Galleria Nerart in Via Somaini 6 a Lugano.

Le opere in mostra rappresentano quella parte sconosciuta, ma di valore della produzione artistica africana, troppo spesso confusa con l’oggettistica etnica. Si tratta invece di arte d’avanguardia innovativa che usa materiali pregiati e mano d’opera abile ed esperta per realizzare un’arte di ricerca che affonda le sue radici nella tradizione, ma sa tenere presenti le esperienze occidentali più avanzate, dalla pop art al concettuale alla transvanguardia.

L´esposizione comprende artisti in provenienza dalla Repubblica del Benin: Cyprien Tokoudagba, Yves Appolinaire Pédé, Syl Pâris Kouton, Virgil Nassara, Dominique Zinkpé, Zecas; dalla Costa d´Avorio: Frédéric Bruly Bouabré, dal Senegal: Seni Awa Camara, Camara Gueye e dalla Rep. Dem. Del Congo: Cheri Cherin.

Chi ci guida in questa esplorazione di un universo di forme e colori sconosciuti è Fabrizio Sommaruga, un esperto svizzero di arte africana che da anni risiede nel Benin, il suo campo-base per un’indagine articolata e approfondita delle personalità e delle espressioni artistiche più dinamiche ed emozionanti della creatività nel continente africano. Un’avventura sul campo dal Benin, al Togo, al Burkina Faso e alla Nigeria, tra mille difficoltà logistiche, alla ricerca delle opere più intense, sempre a contatto diretto con gli artisti.

L’arte contemporanea africana, proprio per la sua forte novità, è un fenomeno d’enorme rilievo internazionale, in grado di travolgere e sovvertire la tradizionale percezione delle arti plastiche e figurative africane, a lungo ancorata in Occidente ad una generica e limitante definizione di “primitivismo”.

A Lugano, la Galleria d’Arte Nerart di Fabrizio Sommaruga, in Via Somaini 6 a pochi passi dal Palazzo dei Congressi, è un centro espositivo che sta già emergendo non solo in Svizzera, ma in linea con altre situazioni analoghe presenti in Belgio, Francia e Italia e da tempo collabora con musei per l’organizzazione di mostre ed esposizioni d’arte africana d’avanguardia.