Utrecht (Centraal Museum): Abraham Bloemaert, Una Celebrità Dimenticata Del Secolo D’oro – Dal 12 Novembre 2011 Al 5 Febbraio 2012

La pittura del secolo d’oro olandese comprende molto di più dei più celebri lavori di Rembrandt, Frans Hals e Johannes Vermeer, ed anche molto più di Jan Steen. Dal 12 Novembre 2011 al 5 Febbraio 2012, il Centraal Museum presenterà la prima retrospettiva di una celebrità dimenticata del secolo d’oro: Abraham Bloemaert (1566-1651). Un nome che suonerà ben noto agli esperti: un artista che ha dipinto pale d’altare magnifiche, magistrali per dimensioni e qualità, ma anche dipinti piccolissimi che raffigurano splendide Madonne. Bloemaert è l’artista dei dipinti intimi e mitologici, un virtuoso che traeva ispirazione dal paesaggio. Un manierista, Caravaggista, ma anche classicista e soprattutto un assoluto maestro. Con questa mostra, il Centraal Museum mira a mostrare non solo la grandezza e la versatilità di questo artista, ma anche ad aggiungere in modo definitivo il suo nome al canone della storia artistica olandese. Le opere più belle di Bloemaert -dipinti, disegni e stampe- sono state riunite da diverse collezioni, proprietà di musei privati e chiese di tutto il mondo. Solo in questo modo si può rendere merito alla versatilità di Bloemaert, sia per quanto riguarda i soggetti, che per le dimensioni delle sue opere che per il suo stile. Abraham Bloemaert Abraham Bloemaert (1566-1651) ha dipinto due importanti opere mitologiche e religiose, ma anche importanti opere di genere. Il suo repertorio comprende più di 200 opere, di cui quattordici sono in possesso del Centraal Museum. Il numero dei disegni è stimato a circa 1500, mentre si contano non più di 600 incisioni. Bloemaert ha occupato un posto importante nella la storia dell’arte olandese. Questo “padre della scuola di pittura di Utrecht” ha formato ed istruito moltissimi pittori, tra i quali i Caravaggisti Hendrick ter Brugghen e Gerard van Honthorst e gli Italianisti Jan Both, Cornelis van Poelenburgh e Jan Baptist Weenix. Il grande numero di suoi studenti e seguaci ma anche i suoi numerosi dipinti, disegni e le stampe hanno fatto sì che la pittura di Bloemaert abbia avuto un influsso decisivo nella storia dell’arte. Www.centraalmuseum.nl

Top Models Olandesi Del Secolo D’oro Mostra di ritratti di donne del XVII secolo presso il Rijksmuseum all’aeroporto Schiphol.

Fino al 12 dicembre sarà presentata, presso il Rijksmuseum nell’aeroporto Schiphol di Amsterdam, la mostra Dutch Girls. L’esibizione consiste in una piccola collezione di ritratti di nove modelle benestanti e di spicco nel Secolo d’Oro straordinariamente dipinte, tra gli altri, da Frans Hals, Caesar van Everdingen, Isaak Luttichuys e Barholomeus van der Helst. I dipinti dimostrano l’intramontabilità della vanità. Anche nel XVII secolo le donne e le ragazze provavano ad apparire nel loro aspetto migliore, soprattutto quando venivano immortalate in ritratti. I pittori ritraevano le modelle il più attraenti possibile e, nello stesso momento, cercando di catturare la loro vera personalità. Grande attenzione era data anche nel dipingere i loro lussuosi gioielli e vestiti alla moda. A quel tempo un proprio ritratto era considerato uno status symbol che potevano permettersi di commissionare solo le classi più ricche. Le donne rappresentate in questi dipinti appartenevano quindi a classi sociali elevate in quanto mogli di uomini che ricoprivano alte cariche o perché provenienti da famiglie illustri. In alcuni casi erano le donne stesse ad avere un ruolo di primo piano nella società.

Orange Above All – Souvenirs collegati alla Casa d´Orange-nassau, Paleis Het Loo, Apeldoorn

Dall’ 8 ottobre 2011 all’ 8 gennaio 2012 il Paleis Het Loo sarà colorato d’arancione per la mostra Orange Above All! che mostrerà centinaia di souvenirs creati per commemorare i memorabili eventi che coinvolsero la famiglia reale olandese, della Casa d’ Orange-nassau. La collezione comprende principalmente oggetti forniti dall’ Associazione Storica Orange-nassau, dopo averli raggruppati. Paleis Het Loo presenterà una vasta selezione di “souvenirs orange” della Casa d’ Orange-nassau, Casa facente parte della storia del popolo olandese sin dal sedicesimo secolo. Poiché i membri della Casa furono prima stadholders (governanti) e successivamente re e regine, i grandi eventi delle loro vite ebbero anche una rilevanza costituzionale e per secoli sono stati tangibilmente commemorati sotto forma di souvenirs. I souvenirs nel complesso erano oggetti ragionevolmente economici che potevano essere così distribuiti su larga scala. Ne sono esempi le pipe per tabacco, piatti di terracotta decorati o ritratti di reali, tutti oggetti recanti l’anno dell’evento da commemorare. Quando iniziò la produzione industriale di massa nel XIX secolo questi “souvenir orange” iniziarono ad assumere ogni forma e dimensione: dai boccali, bicchieri, bottigliette di profumo e orologi a fazzoletti, sigari e magliette. Il culmine di produzione di questi oggetti fu durante il regno della Regina Emma (1890-1898) e l’insediamento della Regina Beatrice nel 1980 che ha innescato la produzione dei più svariati souvenirs. La collezione di souvenir del Palais Het Loo è composta soprattutto da oggetti collezionati dalla ‘Orange-nassau Historical Society’ e concessi in prestito a lungo termine al Palais Het Loo. Il pezzo più antico della collezione è probabilmente una brocca con le braccia del ‘governante’ Prince Maurits risalente al 1600 circa. Esempi più recenti invece sono alcuni souvenir creati in occasione della nascita delle tre figlie del principe ereditario Willem-alexander e della principessa Máxima. Www.paleishetloo.nl

Mondrian & De Stijl Gemeentemuseum

L’aja, dal 17 settembre Dal 17 settembre, il Gemeentemuseum Den Haag, dedica un ala di 750m² alla nuova esposizione permanente Mondrian & De Stijl. Con quasi 300 opere, la collezione di Mondrian al Gemeentemuseum è unica al mondo. Contiene opere di ogni fase della impressionante carriera di questo maestro dell’arte moderna. Non molti artisti hanno avuto così tanto successo costantemente nel corso della loro vita, reinventando se stessi e mantenendo sempre un elevato livello di qualità artistica nelle loro creazioni. L’ampia varietà di opere consente al Gemeentemuseum di presentare al pubblico l’evoluzione artistica di Mondrian, dal realismo all’astrattismo. L’esibizione contiene anche il suo ultimo capolavoro rimasto incompiuto, il Victory Boogie Woogie (1942-1944), un tributo a New York, la città che emana ritmo e vitalità. Gli artisti di De Stijl, movimento che ha giocato un ruolo fondamentale nell’ Avant-garde europea, utilizzavano i colori primari per creare opere d’arte vivaci, brillanti e senza limitazioni. Gemeentemuseum Den Haag ha scelto di incentrare la rinnovata esibizione di De Stijl su questo approccio positivo. L’esibizione permanente di Mondrian & De Stijl al Gemeentemuseum presenta opere di Theo van Doesburg, Vilmos Huszàr, Bart van der Leck, J.j.p. Oud, Gerritrietvedl e Georges Vantongerloo, che insieme a Mondrian, erano i più importanti rappresentanti di De Stijl. L’esposizione è stata realizzata intorno al concetto The House – The Street – The City, da un articolo di Piet Mondrian del 1925, e nella quale confluiscono art, design e architettura. L’innovativa esibizione prevede lo spostamento del livello da micro a macro, partendo dalla dimensione privata di una stanza allargandosi alla strada e alla città, e toccando temi quali la pubblicità, la fotografia, la moda e la società. L’artista Krijn de Koning e l’architetto Anne Holtrop hanno progettato lo spazio della mostra creando una serie di stanze per le varie parti della collezione Mindrian & De Stijl. Nel cuore dell’esibizione, il design porta dentro installazioni geometriche nelle quali lo spazio si restringe via via, mutandosi da una scala umana alla scala dell’opera d’arte stessa. De Koning mostra come i principi di design di De Stijl siano contemporanei. L’esibizione sarà accompagnata dalla pubblicazione The Story of De Stijl / Mondrian to Van Doesburg contenente saggi di Hans Janssen e Michael White, edito da Ludion.

Fashion <3 Art – A passionate affair

Fino all’ 8 Gennaio 2012, Gemeentemuseum Den Haag I colorati abiti Mondrial di Yves Saint Laurent nel 1965 ed i mini abiti “Op Art” degli anni ‘60 sono vivide illustrazioni della centenaria storia d’amore tra la moda e l’arte. Gli artisti hanno spesso utilizzato l’abbigliamento come metodo per esprimere le loro idee estetiche. Questa nuova esibizione, Fashion <3 Art – A passionate affair, mostrerà come l’abito sia utilizzato dal potere femminile per distinguersi dalla massa e come l’arte sia stata spesso fonte di ispirazione degli stilisti. Ideata da Maarten Spruyt, l’esibizione includerà creazioni Liberty e di vari stilisti come Sonia Delaunay, Schiaparelli, Yves Saint Laurent e Givenchy. Il 19° secolo vide i maggiori cambiamenti del ruolo della moda e del posto dell’arte nella società. La crescente ricchezza e i nuovi assetti sociali hanno gradualmente tramutato la moda e l’arte in modi di espressione dell’ identità e dei gusti personali. Il nuovo “abbigliamento artistico” era prodotto con tessuti sofisticati in colori tenui incontrando le nuove esigenze delle donne moderne. Libertà e movimento erano le prime richieste da soddisfare. Nella creazione estetica di questo nuova tipologia di abbigliamento erano coinvolti artisti come Henry van de Velde e Piet Zwart. Negli anni ’20 la pittura astratta ispirò una varietà di motivi per tessuti creati dalla stilista e artista di successo Sonia Delaunay. I motivi erano regolari e composti da quadrati, linee, cerchi, diagonali e piani colorati. Delaunay creò in tutto oltre 2.000 di questi motivi, circa 200 furono creati appositamente per la casa di moda Metz&co di Amsterdam. La stilista Elsa Schiaparelli, la maggior rivale di Coco Chanel negli anni ’20 e ’30, produceva abiti e cappelli fortemente influenzati dal surrealismo. Lavorò in stretta collaborazione con artisti come Salvador Dalì e Jean Cocteau.

Capolavori Al Nai Treasury Le grandi opere della storia dell´architettura dei Paesi Bassi.

Il Nai, che ospita una delle maggiori collezioni di architettura al mondo, ha inaugurato il 10 settembre una nuova esposizione permanente dei suoi capolavori contenenti le opere di icone della storia dell´architettura olandese come Cuypers, Dudok, Rietveld and Koolhaas. La nuova galleria Progettato dall´architetto Koolhaas della Oma, il Nai Treasuty sbalordisce come la sua stessa collezione. Uno spazio di 250 m² è stato creato nella profondità delle catacombe, le quali rivelano solo gradualmente le meraviglie architettoniche. Una volta raggiunto il “cuore di vetro”, troverete modelli in scala, disegni, bozze e fotografie della ricca collezione del Nai come l´album degli schizzi di viaggio di Berlage dell´Italia intorno al 1900, gli studi di Koolhaas per il Kunsthal ed i modelli della sedia a Zig-zag di Rietveld. Tradizione architettonica olandese Il Nai Treasury è diviso in sei gruppi tematici che rimandano alla tradizione architettonica olandese. Una di queste tipiche tradizioni olandesi sono le “case popolari”. La cooperazione unica tra governo, corporazioni di abitazioni private ed architetti porta continuamente a nuove ed inaspettate soluzioni come i complessi residenziali di De Klerk (Scuola di Amsterdam) chiamati anche “i palazzi per i lavoratori”. Un´altra tradizione è l´impulso sperimentale degli architetti olandesi che ha condotto più volte alle innovazioni nell´architettura degli ultimi 200 anni, come il famoso esperimento di De Stijl. Www.nai.nl