Montreal, Canadian Centre for Architecture 3 marzo – 22 maggio 2011

L’onda lunga delle celebrazioni palladiane di Vicenza tocca anche il Canada che rende omaggio al grande architetto veneto con la mostra “Palladio à l’oeuvre. Une exposition annotée” allestita sino al 22 maggio a Montreal, al Centre Canadien d’Architecture.
L’esposizione nasce dalla collaborazione tra il prestigioso istituto di ricerca canadese, il CISA – Centro Internazionale di Studi Andrea Palladio di Vicenza e il Royal Institute of British Architects ed è curata da Guido Beltramini e Charles Hind.
Assolutamente nuovo il taglio con cui la mostra affronta la personalità di Palladio. Ne da correttamente conto il titolo “Palladio at Work – Palladio al lavoro”: più che una celebrazione dei grandi edifici, dei capolavori e dell’importanza dell’architetto, questa esposizione entra infatti nella genesi delle sue creazioni, cerca di catturare i pensieri, i procedimenti creativi di Andrea Palladio, di penetrare dentro il suo modo, magnifico e magnificamente pragmatico, di creare un edificio.
E’ come se la macchina del tempo ci portasse entro il pensatoio dell’architetto, un Palladio teso al bello ma attentissimo ai particolari, soprattutto a quelli che dovevano far si che le sue ville, le sue chiese fossero luoghi del vivere reale, funzionali alle esigenze e alle idee dei diversi committenti, belle da abitare e da vivere ma anche da utilizzare per funzioni non domestiche e persino da illuminare, riscaldare e persino tener pulite.
Dettagli, all’apparenza minori e all’apparenza insignificanti rispetto “al bell’oggetto architettonico” ma fondamentali per capire sia la grandezza dell’architetto sia il perché del successo universale delle sue idee.
La mostra evidenzia come Palladio pensava, creava, comunicava utilizzando un unico strumento, quello che gli era più consono, ovvero il disegno. E a Montreal sono esposti, e commentati, sceltissimi disegni originali di Andrea, concessi dalla Royal Institute of British Architects Colection. Con una scelta museografica innovativa, ideata da Guido Beltramini, intorno ai disegni sono tracciate note e appunti del curatore che commentano punti del disegno: in questo modo il visitatore riesce a entrare “dentro la testa di Palladio” per percepire la complessità della sua sensibilità e abilità creativa.

In questi disegni, a ben guardare, ci sta tutta la scienza e conoscenza di Palladio, si estrinseca la sua stessa visione della professione dell’architetto e la sua visione del mondo e della società.
A rendere omaggio a Palladio, a partire dalle Celebrazioni per i 500 anni della nascita sono stati, sino ad oggi, l’Italia, la Gran Bretagna, la Spagna, Stati Uniti, Turchia e ora il Canada. A questi Paesi che hanno voluto proporre grandi mostre sull’architetto se ne aggiungono numerosi altri che ne hanno onorato la memoria e sottolineato l’attualità con convegni, seminari di studi, conferenze e iniziative diverse. A confermare come Palladio sia effettivamente considerato come protagonista assoluto della storia dell’architettura di ogni tempo e luogo.
Il Centro Canadese di Architettura è il più importante centro di ricerca del continente americano dedicato allo studio e alla valorizzazione dell’architettura. E’ stato fondato nel 1979 da Phyllis Lambert, componente di una delle più facoltose famiglie canadesi che da giovane ebbe l’occasione di seguire Mies Van der Rohe nella costruzione del grattacielo di famiglia a New York (il famoso Seagram Building su Park Avenue) e si innamorò dell’architettura, tanto da dedicare la propria vita alla costruzione e al funzionamento di un istituto ad essa dedicata. Il CCA organizza mostre internazionali, promuove seminari e progetti di ricerca, edita pubblicazioni cartacee e su web.

Info: www.cisapalladio.org