L´Ungheria può vantare di essere il Paese che più ha dato i natali a fotografi di fama mondiale. Qui infatti sono nati e cresciuti i fratelli Robert e Cornell Capa, André Kertész, Lászlo Moholy-Nagy, Brassaï, Martin Munkácsi, György Kepes, Stefan Lóránt, Ferenc Berkó, il Premio Nobel Miklós Muray inventore dell´olografia, Dénes Gábor. E tanti altri ancora. Sono poche le nazioni che hanno generato così numerosi talenti di uno stesso genere artistico, valenti maestri che hanno dovuto emigrare per poter diventare famosi, a differenza di coloro che sono rimasti in patria e che non hanno potuto ottenere una notorietà internazionale.

C’è però un luogo a Budapest dove si può scoprire la segreta e profondissima complicità tra l’arte della fotografia e l’anima ungherese. È la Casa di Mai Manó, nella zona più viva di Pest, esattamente al centro del distretto dei teatri (il VI), chiamato abitualmente la «Broadway di Pest», all’angolo di Andrássy út, di fronte all’Operetta e al cabaret Mouline Rouge. La casa fu costruita in 14 mesi, nel 1893-94, dal fotografo della Corte Imperiale e Reale Manó Mai (1855-1917). Obiettivo della realizzazione dell’edificio, di gusto squisitamente neorinascimentale e sviluppato su 8 livelli, era quello di realizzare uno spazio all’altezza dei suoi illustri clienti, e probabilmente porre anche una pietra miliare nella storia della fotografia, all’epoca relativamente giovane e da nessuno considerata arte. La promozione della fotografia come arte viene evidenziata dalla facciata, decorata con ceramiche gialle fra piano terra e primo piano: in posizione elevata, alcuni putti impugnano macchine fotografiche, mentre sul muro del balcone al terzo piano sei pitture, non ancora restaurate, riportano la scritta «Museo della fotografia». Grazie al suo stile unico, all’alta qualità degli ornamenti e alla sua importanza nella storia della fotografia, nel 1996 l’edificio venne dichiarato monumento nazionale.

La missione odierna della Casa dei Fotografi Ungheresi (Mai Manó Ház) è quella di promuovere la cultura fotografica in Ungheria e, insieme, far conoscere questa tradizione espressiva anche all’estero, organizzando mostre di contemporanei e retrospettive storiche, sessioni di lettura e altri eventi. Nella Galleria è inoltre possibile acquistare produzioni originali di alcuni dei maggiori fotografi ungheresi e non, cartoline pregiate, memorie di valore storico (macchine fotografiche, photo album…). La libreria offre la più vasta gamma di album fotografici prodotti in Ungheria, pubblicazioni per lo più non reperibili nelle comuni librerie.

La Galleria Mai Manó, al piano intermedio, offre spazi espositivi per mostre dedicate a importanti fotografi recentemente scomparsi, come pure a lavori originali di giovani fotografi all’inizio della carriera. Nella Large Hall (un tempo casa di Mai Manó, al primo piano) si tengono le mostre principali, aperte per periodi piuttosto lunghi, generalmente sei settimane, e questo spazio viene riservato abitualmente a fotografi non ancora famosi, a mostre itineranti provenienti dall’estero, dal Museo Ungherese della Fotografia o da altre collezioni nazionali o estere.

Il piano inferiore del Daylight Studio, al secondo piano, è denominato Second Floor Exhibitions Space: si tratta di una sala più piccola dove trovano spazio le mostre minori di giovani diplomati o agli inizi della carriera, insieme a quelle di artisti sperimentali. Qui si tengono anche presentazioni di libri e altri eventi artistici.

Informazioni: www.maimano.hu