Milano per due giorni capitale della Scienza per la Pace. È questo l’intento della prima edizione della Conferenza Mondiale “Science for Peace”, il movimento internazionale promosso dalla Fondazione Umberto Veronesi che ha come duplice obiettivo la diffusione della cultura di pace e la riduzione delle spese militari. Premi Nobel, uomini di scienza e di cultura si riuniranno il 20 e 21 novembre nell’aula magna dell’Università Bocconi e presenteranno al mondo le loro proposte concrete di pace.

Tra i partecipanti, Luc Montagnier (Nobel per la medicina 2008), Shirin Ebadi (Nobel per la pace 2003) e Claude Cohen-tannoudji (Nobel per la fisica 1997). Il programma di Science for Peace prevede, parallelamente alla Conferenza Mondiale, seminari, eventi e rassegne con lo scopo di sensibilizzare i giovani e approfondire tecnicamente alcune tematiche.

Per l’occasione, l’Assessorato alla Cultura del Comune promuove la mostra “Ombre di guerra”, curata da Contrasto, che aprirà al pubblico venerdì 20 novembre alla Rotonda di via Besana. Ottantaquattro grandi icone della fotografia per offrire al pubblico una meditazione ragionata sul significato e il potere simbolico delle immagini. Un percorso visivo doloroso, capace però di richiamare l’attenzione sulla follia della guerra. “Facile dire che la storia non è cronaca. Difficile dire la storia senza la cronaca. Quando quest’ultima testimonia la verità. Verità che abbacina chi non vuol vedere o sentire – spiega l’assessore Massimiliano Finazzer Flory -. Ma ogni luce ha la sua ombra. Il male fisico e morale, i conflitti, la violenza attraversano questa raccolta di fotografie che in 84 scatti intendono con forza dire basta al dramma della guerra. Nomi importanti, come Robert Capa, Stuart Franklin, Henri Bureau per citarne soltanto alcuni, raccontano per immagini, crude, intense, intrise di tragico lirismo, i principali scontri che hanno segnato il Novecento e che in alcuni casi esplodono o si protraggono fino ai nostri giorni” .

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