La Bianchi 8HP, l’Alfa Romeo Zagato 8C e la Bisiluro DaMolNar sono automobili uniche, veri e propri simboli di una tradizione antica che ha reso l’auto un’icona dello stile italiano nel mondo.

Da mercoledì 30 luglio il pubblico del Museo potrà ammirare queste affascinanti “signore”, uno dei fiori all’occhiello delle sue collezioni, esposte in via permanente.

Tre testimoni che ci raccontano come l’automobile italiana si sia affermata quale eccellenza riconosciuta a livello mondiale: dalle prime vetturette a motore di cui gli artigiani italiani seppero cogliere la novità sperimentando forme e materiali come per la Bianchi 8HP, alla nascita delle “case di moda” per automobili costruite su misura del committente come nel caso dell’Alfa Romeo 8C, alle sperimentazioni più ardite di un’auto da corsa come la Bisiluro DaMolNar.

Episodi importanti della nostra storia che il Museo custodisce nelle sue collezioni sin dai primi anni di vita, doni preziosi giunti al fondatore Guido Ucelli da generosi amici della borghesia milanese che desideravano contribuire al suo progetto per il Museo nato nel 1953. Mezzi del tutto unici, così come uniche sono state le persone che le hanno guidate e chi le ha realizzate.

Edoardo Bianchi, fondatore della celebre ditta milanese di biciclette, nel 1903 affianca alla sua produzione una serie di automobili esclusive. Sono tra le prime al mondo a popolare le strade delle città, fino ad allora percorse solo da carrozze, carri, pedoni e qualche tram a cavalli o a vapore.

La Bianchi 8HP, costruita nel 1903, è stata donata nel 1959 al Museo, da Ferruccio Quintavalle, direttore generale della Edoardo Bianchi. Rappresenta una delle prime automobili italiane nonché una pietra miliare dello storico marchio milanese.

L’Alfa Romeo 8C è un esemplare unico costruito nel 1932 sulle esigenze tecniche ed estetiche del committente. Alla fine degli anni Venti a Milano attorno alle grandi aziende automobilistiche Alfa Romeo, Bianchi, Isotta Fraschini e Lancia nascono delle vere case di moda dell’automobile a cui si rivolgono gli acquirenti più facoltosi. In pochi anni Castagna, Touring e Zagato, che disegna la carrozzeria di questa spider, diventano dei veri e propri marchi di qualità e stile italiano.

L’Alfa Romeo 8C entra a far parte delle collezioni del Museo nel 1959, dono dell’ingegner Giorgio Sisini, ideatore del periodico “La Settimana Enigmistica”. Viene esposta oggi a seguito di un complesso intervento di restauro.

Realizzata per la celebre gara della 24 Ore di Le Mans del 1955, la Bisiluro DaMoINar è frutto della sperimentazione di nuove soluzioni da parte di un gruppo di appassionati: Mario Damonte, pilota e finanziatore, Carlo Mollino, architetto e designer, Enrico Nardi, ingegnere automobilistico.

A dieci anni di distanza dalla prestigiosa gara francese, la Bisiluro viene donata al Museo da Enrico Nardi in qualità di coprogettista e amministratore della omonima azienda.

Oggi, nel processo di reinterpretazione delle collezioni e di rinnovamento delle esposizioni intrapreso dal Museo per restituire una visione contemporanea, queste tre automobili continuano ad essere simboli importanti di una specifica tradizione italiana del “fatto su misura”.

Un carattere distintivo del nostro Paese ricercato a livello internazionale, in un mondo in cui l’automobile è allo stesso tempo accessorio di moda personalizzabile attraverso cui far emergere il proprio stile, e simbolo del prodotto di massa, realizzato in serie e uguale a sé stesso in ogni angolo del mondo.

Si ringrazia:

La Settimana Enigmistica | Dino Cognolato e la Carrozzeria Nova Rinascente | Corrado Patella e l’Officina Omega | Simon Moore | Simon Kidston | 1701 Cantine Franciacorta.

L’esposizione FATTE SU MISURA è inclusa nel biglietto d’ingresso al Museo.