La cucina, la musica e la vita monastica, tre ingredienti per un salto all’indietro in un passato che a Serra de’ Conti è più vivo che mai. Il 20 luglio, e poi ancora il 3 e il 10 agosto, il piccolo centro in provincia di Ancona propone tre suggestive “Cene Musicali” all’interno di una cornice davvero particolare: il Museo delle Arti Monastiche col suo giardino panoramico sulle circostanti colline e il Chiostro di San Francesco, annesso al Palazzo comunale, nei cui locali sotterranei si trovano “Le stanze del tempo sospeso”. Ognuna delle tre cene sarà accompagnata da un repertorio musicale altamente selezionato dal direttore d’orchestra Mirco Barani che proporrà la musica classica dal cinquecento al settecento suonata e interpretata da artisti internazionali.
Le serate musicali di Serra de’ Conti nascono ispirandosi alla volontà di fondere insieme tutte le peculiarità di un territorio ricchissimo per l’offerta culturale, gastronomica e territoriale.

Così il 20 luglio dalle 19,30 in poi sarà possibile visitare il Museo e successivamente partecipare alla prima cena-concerto nel Chiostro di S. Francesco dedicata al ‘500 con l’artista Silvia de Maria che si esibirà con la Viola da gamba. Su prenotazione si assaporeranno i gusti serrani con sagne riccamente condite con stoccafisso, olive, capperi e mollica di pane tostata. A seguire un secondo piatto robusto come il porco cignale servito e cotto con uva passa, prugne secche e agresto. La torta salata con erbe e ortaggi di Costanzo Felici sarà una “chicca” per i più golosi e per finire le ciambellette con ove.

Ma cosa lega la cucina, la musica e la vita monastica? La storia di Serra de’ Conti è legata a doppio filo al convento di clausura di Santa Maria Maddalena da non molto tempo chiuso. Le monache che lo hanno abitato per tanti secoli hanno sempre intrattenuto rapporti molto diretti con gli abitanti del luogo: preparavano medicinali, cucinavano per i serrani e tenevano i loro figli all’occorrenza. Ed è anche per questa ragione che qui è nato il Museo della Arti Monastiche, una struttura unica nel suo genere che “racconta” oltre cinque secoli di vita claustrale, attraverso gli oggetti della vita quotidiana e delle attività manuali – dalla colorazione degli abiti al cucito – oltre, naturalmente, alla vita spirituale delle monache.
Con le “Cene Musicali”, promosse dal Comune di Serra de’ Conti e dalla direzione del Museo, e organizzate dalla Pro-Loco in collaborazione con Slow Food-Castelli di Jesi e La Bona Usanza, Serra de’ Conti sfrutterà questo particolarissimo patrimonio per promuovere il suo territorio e per far conoscere a tutti i visitatori la propria storia.

Ogni serata sarà quindi dedicata alla musica di un differente periodo storico, saranno proposti i piatti tipici del tempo ispirati alle secolari ricette tramandate dalle monache di clausura fino ai giorni nostri; il tutto, accompagnato dalla musica del tempo, con strumenti e repertori che ripropongono le sonorità dei corrispondenti periodi.
Sabato 3 agosto si tornerà indietro nel tempo al Barocco, con menù a tema e le note del violino barocco con Mauro Navarri e della spinetta Lorenzo Antinori. Il 10 agosto, infine, sarà la volta dei piatti tipici del ‘700, allietati da soprano e clavicembalo Eleonora Senesi e Sauro Argalia.

Chi verrà a visitare Serra de’ Conti per le cene musicali potrà ammirare un esempio significativo di impianto urbano di origine duecentesca, riadattato e trasformato prima in età tardomedievale e poi moderna sotto. La cinta muraria spezzata da dieci torrioni e da una monumentale porta fortificata si può ammirare lungo la cornice della città antica. Ben cinque sono le chiese che è possibile visitare. Da non perdere la Fornace Hoffmann,al confine con il territorio di Arcevia, si tratta di un importante esempio di archeologia industriale: costruita con laterizi di tipo Hoffmann (sec. XIX). Costruita in una zona ricca di ottima argilla di acqua grazie alla vicinanza del fiume Misa, rimase in funzione dal 1884 al 1971. Per gli appassionati della natura, non è possibile perdere la “CerquaGrossa” che vanta un’età compresa tra i 300 e i 400 anni, con una circonferenza di 5 metri e un’altezza di 22.

Un singolare museo sia per la tipologia di documentazione esposta che per il carattere interattivo dell’esposizione, di recentissimo allestimento. Il museo raccoglie ed espone gli oggetti della vita materiale e quotidiana delle suore del convento di clausura di Santa Maria Maddalena di Serra de’Conti; una vita contrassegnata dal silenzio, dal ricamo, dalla lettura, dal disegno, dalla preghiera, ma anche dalla confezione di dolci, di statuette del presepio, dalla tessitura di vesti rituali ecc., secondo le regole delle Clarisse.
Dopo alcuni anni di studio e di indagini, condotte dalla storica dell’arte Amelia Mariotti, il percorso museale è stato progettato come una serie di audizioni di voci teatrali cui è stato affidata la funzione di raccontare gli oggetti, il loro impiego e le diverse ore della giornata di una clarissa del XVI-XVIII secolo. Tra le documentazioni esposte, la storia del monastero, la spezieria, il refettorio, la cucina e i suoi regolamenti, la tessitura, la tintura, il ricamo, il tombolo, la ceroplastica e le cartapeste, i fiori di seta. La documentazione è totalmente autentica e proviene dal Monastero, tuttora operante nel vicino complesso monastico di Santa Maria Maddalena, delle Clarisse, edificato sui ruderi di un precedente monastero nel 1586, ampliato nel XVIII secolo con l’acquisizione dell’adiacente Palazzo Palazzi, e riattivato nel 1910 dopo la soppressione degli ordini in età postunitaria. Per la particolarità dei documenti conservati e il carattere interattivo dell’esposizione è divenuto ben presto uno dei musei più visitati del Sistema museale provinciale di Ancona.

Info:
si consiglia la prenotazione : al 3408505381 oppure alla mail [email protected] oppure telefonando allo 0731871739
Info
Località: Serra de’ Conti – Ancona – Marche
Date e orari: – 20 luglio/3 e il 10 agosto dalle 19
Tel: 3408505381