Urbania (Pesaro e Urbino) – Partirà il 2 gennaio 2009 nel pomeriggio, per concludersi il 6 gennaio 2009, la Festa Nazionale della Befana a Urbania. L’iniziativa prenderà il via ufficialmente all’imbrunire di venerdì 2 gennaio con fuochi d’artificio e l’arrivo in cordata dalla torre civica della Befana. Sarà il primo cittadino a riceverla in pompa magna e consegnarle le chiavi della città che restituirà la sera del 6 gennaio. Il corteo con il Bandino dei Brutti e le tante aiutanti della Befana sfilerà per le vie della cittadina fino alla piazza principale, dove sarà aperta la casa della vecchina. Nel corteo sarà possibile ammirare le Befane sui trampoli, quelle a bordo di un’originale bici-scopa, la più bella, la più brutta, la Befana cuoca e quella sarta. In piazza San Cristoforo apertura delle casette e del mercatino della Befana. Apertura dell’Emporio della Befana. Mentre nella sala Montefeltro di Palazzo Ducale sarà visitabile la mostra “Cose giocate”.

Sarà inoltre fatta sfilare per le vie del centro la calza più grande del mondo. Durante i cinque giorni di feste si organizzano visite guidate ai monumenti e bellezze di Urbania, l’antica Casteldurante, sia la mattina che il pomeriggio per gruppi, famiglie e visitatori a cura dell’Ufficio Turismo (giro città, Palazzo Ducale e cantine, mummie, teatro e altro).
Ogni sera fino all’epifania, all’imbrunire, per vie e piazze di Urbania sfileranno tante Befane. Non mancheranno fuochi d’artificio, musica e allegria. Anche il lancio di dolciumi è assicurato. Laboratori creativi sull’antica arte della ceramica, che rese famosa Casteldurante nel lontano 1600, e di reciclarte saranno attivi tutti i pomeriggi e anche la mattina del 4, 5 e 6 gennaio.
Prevista il 3 gennaio anche una parentesi culturale con un convegno sulla figura della Befana. Per l’edizione 2009 sarà presentata la collana editoriale ‘Casa della Befana’ realizzata con Neftasia editore. Il primo volume pubblicato sarà quello della giornalista Giovanna Renzini, dal titolo ‘La Befana… senza calze’ (Neftasia editore). Sarà attivato anche il concorso nazionale denominato ‘Arriva la Befana’, nel quale i ragazzi delle scuole elementari e medie potranno inviare una storia o delle illustrazioni sulla Befana e vincere ricchi premi.

Durante la cinque giorni il programma prevede: spettacoli di piazza per bambini, in serata il Tombolone della Befana, mercatini di prodotti tipici, mercatini della Befana, animazione e laboratori creativi, visite guidate alla città, Luna Park, spazi espositivi per produttori marchigiani, spettacoli delle Befane volanti, spettacoli pirotecnici, sfilate, carri allegorici, tante Befane in tutte le salse, apertura della casetta della Befana, discesa della Befana dai campanili della città, presentazione dei Guinness (Scopa, calza e sciarpa più grandi del mondo), in serata consegna di doni nelle case, nei camper e ovunque si richieda. Nelle serate: spettacoli a Teatro Bramante; in notturna dalle 23 “Disco Befana” per i giovani. Gran finale con spettacolo pirotecnico e la partenza della Befana.

URBANIA: LA CASA DELLA BEFANA
Dal 2 al 6 gennaio Festa Nazionale della Vecchina

URBANIA (Pesaro) – Se Babbo Natale abita al Polo Nord anche la Befana, dopo lungo peregrinare, ha trovato la sua casa: a Urbania.
L’antica Casteldurante, cittadina marchigiana a due passi da Urbino, è il luogo ideale per la vecchina; le colline appena fuori dal paese, tranquillo e genuino, sono per lei un rifugio dove riposare dopo le piacevoli fatiche che la sua festa le procura. Urbania, cittadina famosa per le sue maioliche e i prestigiosi monumenti, è stata sede preferita dei duchi Federico da Montefeltro e Maria Francesco II della Rovere (dal 1400 al 1600).
Così da dieci anni a Urbania si festeggia alla grande la Befana, con eventi e kermesse che vanno dal 2 al 6 gennaio. La manifestazione, intitolata ‘Urbania: la casa della Befana’, ha molteplici fini. Il più importante è, senz’altro, la riscoperta dell’aspetto pedagogico legato alla Befana. Un tempo, neanche troppo lontano, la visita dell’amata vecchia era vissuta dall’intera famiglia: dai genitori, che se ne servivano per premiare o castigare i figli per il comportamento tenuto durante l’anno; ai bambini che, impazienti e timorosi, ne aspettavano il giudizio. Durante le festività di gennaio, il tema sarà dibattuto in un incontro durante al quale prenderanno parte docenti universitari, educatori, scrittori e personaggi famosi.
Altro scopo è quello di riproporre l’aspetto puramente folcloristico e tradizionale di questo personaggio dell’immaginario infantile. Nel ricordo di antiche usanze che vedevano la Befana al centro di feste popolari e pensando a tradizioni così fortemente radicate tra gli abitanti di questo angolo delle Marche, da oscurare quelle in gran parte consumistiche abbinate a “Babbo Natale”, Urbania si candida come il luogo più originale e adatto per ospitare la “La Casa della Befana”. Qui per tutto l’anno i bambini potranno mandare le loro lettere, con i loro desideri e piccoli problemi: e sarà proprio la cara Vecchietta a rispondere ad ognuno.
Come fare? Tramite lettera all’indirizzo “La Befana – Casella postale aperta – 61049 URBANIA (Pu)”; o tramite internet al sito www.labefana.com
Dal 2 al 6 gennaio, invece, per vie e piazze si succederanno grandi feste, animazione, mercatini, primati da Guinness e tante sorprese rivolte ai più piccini.

PROGRAMMA BEFANA 2009
Dal 2 al 6 gennaio Festa Nazionale della Vecchina

GIOVEDì 1 GENNAIO
Ore 16.30
Chiesa Cattedrale: tradizionale “Bacio del Bambino”

VENERDì 2 GENNAIO

Dal 2 al 6 si organizzano visite guidate alla bella Urbania-Casteldurante, mattina e pomeriggio per gruppi, famiglie e visitatori a cura dell’Ufficio Turismo (giro città, Palazzo Ducale e cantine, mummie, teatro e altro).

Dalle ore 16.30 circa:
arrivo della Befana, sfilate, carri allegorici e cortei.
Discesa delle Befane dal campanile, fuochi d’artificio, befane sui trampoli, Luna Park.
Musica con il “Bandino dei brutti”.
Il Sindaco consegna le chiavi della città alla Befana.
Apertura della casa della vecchietta.
Guinness: la Calza più grande e la Sciarpa più lunga

Nel pomeriggio
Piazza San Cristoforo: apertura delle casette e del mercatino della Befana. Apertura dell’Emporio della Befana.
Mostra “Cose giocate” Sala Montefeltro – Palazzo Ducale

SABATO 3 GENNAIO

Mattino e pomeriggio: visite guidate alla città

Dalle ore 17 circa:
arrivo della Befana e delle sue aiutanti accompagnata dalla banda musicale di Urbania.
Piazza San Cristoforo: apertura della casa della vecchietta, delle casette e del mercatino, tanta allegria, buona musica, lancio di dolciumi e animazione.

Nel pomeriggio
Laboratori di ceramica (sede dei ceramisti).
Apertura dell’Emporio della Befana.
Mostre “Cose giocate” Sala Montefeltro – Palazzo Ducale

Ore 18,00 Palazzo Ducale – Sala Volponi convegno sulla befana.
Presentazione del libro di Giovanna Renzini dal
titolo ‘La Befana… senza calze’ (Neftasia editore)
Premiazione concorso nazionale denominato
‘Arriva la Befana’

Ore 21.00 Tombolone della Befana al Cinema/Teatro Lux

DOMANICA 4 GENNAIO

Mattino e pomeriggio: visite guidate alla città

Dal mattino e nel pomeriggio: arrivo della Befana, sfilate, carri allegorici, cortei e befane sui trampoli. Apertura della casa della vecchietta.
Apertura dell’Emporio della Befana. Guinness: la Sciarpa più lunga.
Piazza San Cristoforo: apertura delle casette e del mercatino della Befana.
Tanta allegria, buona musica, lancio di dolciumi e animazione.
La Befana scende dai campanili della città.
Apertura del mercatino della Befana, dei laboratori, del Luna Park.
Per le vie del centro, befane in bicicletta e motoscope.
Apertura mostra “Cose giocate” Sala Montefeltro – Palazzo Ducale

Ore 21.15: Commedia “Chi ha chiamato la Befana” al Teatro Bramante.

Ore 23.00: Dal locale Sciabà “Disco Befana”

LUNEDì 5 GENNAIO

Mattino e pomeriggio: visite guidate alla città

Dal mattino:
sfilate delle Befane, animazione, apertura della casa della vecchietta,
dell’Emporio della Befana, del mercatino della Befana, dei laboratori, del
Luna Park.
Mostra “Cose giocate” Sala Montefeltro – Palazzo Ducale
Nel pomeriggio: giochi e apertura casetta, musica con il “Bandino dei brutti”.
Guinness: la Calza più grande e la Sciarpa più lunga.
La Befana scende dai campanili della Città. Tanta allegria, buona musica,
lancio di dolciumi e animazione.

Cortile del Palazzo Ducale: “Cortile del gusto” esposizione prodotti tipici

Cantine del Palazzo Ducale:
alle ore 12.00 – 15.00 – 17.45 degustazioni guidate eno-gastronomiche sui
prodotti tipici e i vini delle Marche (su prenotazione).

Ore 21.00: “arriva la Befana” con consegna di doni durante il veglione o
nelle case, campers, agriturismi, alberghi…(a richiesta).

MARTEDì 6 GENNAIO

Mattino e pomeriggio: visite guidate alla città

Dal mattino:
sfilate delle Befane, animazione, Befana sui trampoli, apertura della casa,
dell’Emporio e del mercatino della Befana, laboratori, Luna Park.
Mostre “Cose giocate” Sala Montefeltro – Palazzo Ducale
Musica con il “Bandino dei brutti”. Giochi e apertura casetta.
Guinness: la Sciarpa più lunga.

Dalle ore 17,00: La Befana scende dai campanili, tanta allegria, buona musica, lancio di dolciumi e animazione.

Ore 18,30: Spettacolo pirotecnico, volo della Befana.

Cortile del Palazzo Ducale: “Cortile del gusto” esposizione prodotti tipici.
Cantine del Palazzo Ducale:
alle ore 12.00-15.00 -17.45
degustazioni guidate eno-gastronomiche sui prodotti
tipici e i vini delle Marche (su prenotazione).

APPROFONDIMENTI:

Eventi speciali

A Teatro

Sarà allestita e messa in scena per la prima volta una commedia teatrale ispirata alla festa nazionale della Befana di Urbania. A calcare il palcoscenico del teatro Bramante di Urbania il 4 gennaio (ore 21,15), saranno volti noti del piccolo schermo: attori e attrici di soap opera e fiction in onda sulle rete Rai e Mediaset.
La pièce sarà messa in scena dalla compagnia ‘Bona la prima’ di Roma, della quale fanno parte tra gli altri Marco Falaguasta, Vanessa Fulvio, Danilo De Santis, Marco Fiorini, Valerio Isidori, Vasco Montez, Piero Scornavacchi e Carmela Ricci. La commedia, intitolata “Chi ha chiamato la Befana?”, è firmata dallo stesso Falaguasta e De Santis, per la regia di Marco Falaguasta.

Prevendite biglietti 3 e 4 gennaio, botteghino del teatro
dalle 16.00 alle 21.00.

BefaNight

La notte del 4 gennaio a ritmo di dance music. Dalle 23,00 nel locale Sciabà una serata da ballare fino all’alba. Le vecchine di
Urbania si scatenano sui cubi con la musica di DJ Holly
Infoline: 0722 317211

MOSTRA

Cose giocate
La sala Montefeltro di Palazzo Ducale ospita per tutto il periodo della festa della Befana una singolare e originale esposizione.
Tutti i giorni dalle 10,00 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 19,00 sarà possibile ammirare giocattoli e giochi di bambini di ieri.
Una collezione privata messa a disposizione da Renata Gostoli per tuffarsi in un recente passato ripercorrendo la storia e l’evoluzione dei balocchi che hanno divertito con semplicità tanti bambini.

Il Cortile del Gusto

Il nobile e prestigioso Cortile rinascimentale di Palazzo Ducale di Urbania ospiterà il 4, 5 e 6 gennaio espositori provenienti da tutt’Italia per la manifestazione il “Cortile del Gusto”. Aromi e sapori di prodotti tipici rappresentativi del bel Paese.
Dall’olio al vino, dagli insaccati ai formaggi, dalle confetture ai liquori, dal miele alle carni, dai pani ai biscotti per una carrellata di gusti e sensazioni per palati sopraffini.

Degustazioni in cantina
Il 5 e 6 gennaio sono in programma una serie di degustazioni enogastronomiche guidate di prodotti tipici e vini marchigiani. Teatro
dell’apoteosi dei sapori del Montefeltro e delle Marche saranno le affascinanti e storiche cantine di Palazzo Ducale. Curate dall’Associazione Italiana Sommelier delegazione Montefeltro in collaborazione con la Regione Marche, le degustazioni si terranno alle 12 e alle 17.45 su prenotazione.

CURIOSITA’

Da Urbino, trasportati in lettiga dai servi, i Duchi raggiungevano in circa tre ore l’amata Casteldurante, chiamata “luogo delle delizie”; qui nel Palazzo in riva al fiume Metauro passavano le vacanze fra belle dame e poeti, ritemprandosi dalle fatiche della guerra.
Addirittura un duca, l’ultimo, Francesco Maria II Della Rovere, stabilì qui la sua residenza, stregato dalla magia dei luoghi e morì proprio a Casteldurante nel 1631, con lui finì il ducato.
Dal palazzo sul Metauro, risalendo un miglio di fiume in barchetta, attraverso un originale sistema di dighe (nel XV secolo), i signori andavano a caccia di cervi e daini al Barco Ducale, ancor oggi maestosa costruzione appena fuori città.
Casteldurante è conosciuta in tutto il mondo per la ceramica: nel ‘500 qui si produssero fra le più belle maioliche del rinascimento, sparse ora nelle principali collezioni e musei del globo. Ancor oggi ad Urbania continua una produzione finissima che le vale il marchio Doc e la presenza fra i comuni ceramici italiani. Di questa ceramica ne parla anche Gabriele D’Annunzio, nel libro “Il Piacere”:
” … e la piccola tavola del tè era pronta, con tazze e sottocoppe in maiolica di Casteldurante, antiche forme di inimitabile grazia”.
Una leggenda racconta che Urbania è una Bologna in miniatura.
“Quando si costruì Casteldurante i maestri muratori furono mandati a Bologna con dei mazzi di canne per misurare la larghezza delle vie e dei portici di quella città. Fatto ciò si incamminarono per il ritorno ma, stanchi, cominciarono ad usare quelle misure come bastone da viaggio che presto si accorciarono. Di conseguenza … tutto fu più piccolo nella nuova città delle Marche”.
Urbania è famosa anche per le “Mummie” della chiesa dei Morti.
18 corpi risalenti al 1600 sono una grande curiosità macabra, ma che richiama migliaia di turisti ogni anno. La loro conservazione è naturale, chi dice ad un fungo presente nel terreno dove erano sepolti. Per il momento si attende i risultati degli studi approfonditi eseguiti di recente da un equipe del National Geografic. Le mummie di Urbania sono conservate in una cripta nel retro della chiesa e ognuna di esse ha la propria storia di vita vissuta.

Monumenti da visitare

PALAZZO DUCALE

Imponente mole sul fiume Metauro, sede del Museo Civico e della Biblioteca, nelle sale di Palazzo Ducale è possibile ammirare i due globi del Gerardo Mercatore (“La sfera celeste” e “La sfera terrestre entrambe” del 1500). Proseguendo lungo le sale si trova la straordinaria raccolta di disegni e incisioni del ‘500 e ‘600 e una sezione di maiolica durantina, suggestiva la tela, lunga 13 metri (tra le più lunghe d’Europa) dedicata al “Trionfo di Carlo V”. Non vanno tralasciate le esposizioni che annualmente vengono allestite nella sala del Trono di Palazzo, come le altre sale dove si trovano volumi rari, carte geografiche e quadreria legata ai Duchi che nel corso degli anni hanno governato il Montefeltro. La visita prosegue negli scantinati dell’edificio, dove si trovano le cantine con relativo museo della storia dell’agricoltura, fino alla rampa elicoidale di Giorgio Martini.

LE CHIESE

Numerose e dislocate nel centro storico della cittadina, conservano rare e preziose opere d’arte. Dalla cattedrale, dalla facciata rifatta dopo la distruzione del bombardamento del 1944 che ha cambiato il volto al cuore della cittadina, dove si trova il Crocefisso di Pietro da Rimini (1300) e nell’apside il presepe in ceramica a terzo fuoco di Federino Melis. Santa Caterina è considerata la cappella degli artisti durantini (ovvero i locali) ed è interamente stuccata e affrescata nella volta a botte. A due passi San Francesco, imponente, e ricca di tele tra cui la “Natività” del Depiscopi e “Madonna in Gloria con Santi” di Giorgio Picchi. Nella stessa via la Chiesa dei Morti, con annesso il Museo delle Mummie (vedi comunicato curiosità). Il viaggio prosegue verso Santa Maria Maddalena, dove si trova la splendida pala della Maddalena del Cagnacci, la chiesa del Corpus Domini, con gli affreschi delle Sibille e Profeti dell’artista Giorgio Picchi, stessa firma delle tre pale sull’altar maggiore di notevole pregio, come la scultura linea del ‘400 del Cristo Morto, racchiusa in una teca sotto l’altare.

MUSEO DIOCESANO

Al primo piano del Palazzo Vescovile si sviluppano le 20 sale di arte sacra, argenti, arredi sacri, pinacoteca, quadri e pitture religiose, nonché la galleria (sicuramente la più importante presente ad Urbania) sulla ceramica durantina nell’arco dei secoli, a partire dal 1400 ai giorni nostri.

ASSOCIAZIONE AMICI DELLA CERAMICA

E’ possibile, a piano terra di Palazzo Ducale, soffermarsi in una dimostrazione di ceramica, dove poter ammirare l’antica arte che rese celebre Casteldurante nel mondo, con la foggiatura, decorazione, tutti i procedimenti e fasi di lavorazione, il tutto supportato da una spiegazione storica.
Sempre all’interno dell’associazione, è possibile prendere parte ai diversi corsi, organizzati soprattutto nel periodo estivo, per imparare a far ceramica.

IL BARCO DUCALE

Antica residenza di caccia, alla periferia di Urbania, il Barco Ducale è tra i monumenti più imponenti e suggestivi delle Marche. Una vera dimora estiva dei Duchi di Urbino dove trascorrevano intere giornate dedicandosi alla caccia e agli sport dell’epoca. La struttura in parte è restaurata ed è utilizzata per iniziative culturali. Al suo interno, al posto del cortile, sorge la chiesa attribuita al Vanvitelli. Qui vi soggiornarono l’Ariosto, Pietro Bembo e Baldassar Castiglione. Attualmente, l’intero complesso monumentale è chiuso per restauro.

La storia di Urbania

Cittadina guelfa, cambiò nome tre volte, l’ultimo nel 1636 da papa Urbano VIII

URBANIA (Pesaro e Urbino) – Urbania è una cittadina di antica fedeltà alla Chiesa, segnata, quasi dalle origini, come colonia della Roma dei Papi. E’ una “marka” per eccellenza con il suo territorio di confine così prossimo alla Toscana, Umbria e Romagna.
Situata nell’alta valle del Metauro, una fra le più belle delle sette principali valli che compongono le Marche, Urbania rappresenta esemplarmente i caratteri regionali. Già dai primi secoli della diffusione del verbo cristiano il suo territorio è un reticolo di abbazie, eremi, monasteri e pievi (VI – VII sec.).
Per la sua tenace dedizione al partito guelfo si trovò in conflitto con la vicina e più potente città di Urbino, la quale distrusse Castel delle Ripe (1° nome dell’attuale Urbania) per due volte consecutive nel XIII secolo. Fu dunque ricostruita (1280 – 1282) per volere di Papa Martino IV, sulle rive del Metauro ad opera di Guglielmo Durante (da cui il nome di Casteldurante) Uditore delle Romagne e poi vescovo di Mende.
Il nuovo castello fu dotato di autonomie e privilegi, e assunse il ruolo di piccola capitale della Massa Trabaria (1367). Un segmento che caratterizza la storia durantina è la lotta secolare di emancipazione dalla città di Urbino: questo lungo percorso ha inizio dal distacco dal Comitato di Urbino (XIII sec.), prosegue con il “Nullius” dell’Abbazia di San Cristoforo del Ponte e l’erezione a Contea (XV sec.); si conclude con l’elevazione dell’Abbazia a Diocesi e del castello in città nel 1636 (Urbania da Papa Urbano VIII).
Come le Marche sin dall’antichità hanno ricevuto molti nomi (Piceno Annonario, Umbria senonica, Regione delle Pentapoli…), così Urbania ha subito una vera e propria metamorfosi onomastica, avendo cambiato nome dall’età romana ben 4 volte: forse Urbinum Metaurense municipio romano, poi Castel delle Ripe fino al XIII secolo; Casteldurante dal 1284, ricostruita dalla chiesa in funzione antighibellina; infine Urbania nel 1636.
Dal XVI secolo Urbania è famosa per le sue ceramiche.

COME ARRIVARE

In autostrada: per raggiungere Urbania si percorre l’autostrada A14 (Bologna – Canosa) fino al casello di Fano, da qui si prosegue verso Urbino. Prima di arrivare ad Urbino si gira al bivio per Fermignano e poi si seguono le indicazioni per Urbania.
Per chi arriva da Roma: autostrada A1 fino a Orte, poi statale 204 sino ad immettersi sulla 3 bis per Perugia che si percorre fino a Bosco, poi statale 298 per Gubbio, quindi statale 3 Flaminia per Cantiano, Cagli, Acqualagna: da qui indicazioni per Urbania.
Per chi proviene dalla Toscana occorre passare da Arezzo.

Abbastanza comodo il treno: dalle stazioni di Pesaro o di Fano si può usufruire del servizio pullman (una linea parte anche da Arezzo).
Servizio diretto Autobus: Roma Tiburtina – Urbino (escluso i festivi)
Partenza 7.30 – Arrivo 12.30; Partenza 16.00 – Arrivo 21.00.Da Urbino servizio autobus per Urbania.

In aereo: Aeroporti internazionali di Milano, Roma e Bologna; Aeroporto di Rimini; Aeroporto di Ancona – Falconara.Gli aeroporti più vicini sono quelli di Rimini e Ancona.

INFORMAZIONI

Altezza s.l.m. m. 350 – C.a.p. 61049 – Mercato Giovedì

Comune Urbania: Piazza della libertà – Tel. 0722.313111

U.R.P. Ufficio Relazioni con il pubblico: Tel. 0722.313138 – [email protected]

Ufficio Turismo e Cultura: Tel. 0722.313140 – [email protected]

Palazzo Ducale e Museo Civico: Tel. e fax: 0722.313151 – [email protected]

NEI DINTORNI DA VEDERE

A due passi da Urbania è possibile visitare Urbino, culla del Rinascimento. Nella città ducale merita una sosta: Palazzo Ducale, Casa Raffaello, gli Oratori, il Duomo e San Domenico
Altra tappa le cittadine dell’alta Val Metauro, come Sant’Angelo in Vado e Mercatello sul Metauro. Da non perdere Piobbico, Apecchio e Fossombrone. Inevitabile una sosta alla vicina Gola del Furlo: nel punto più stretto, l’imperatore Vespasiano fece scavare nel 76 d.C. una apertura sulla roccia che affianca un’altra augusta galleria di origini più antiche. Poco oltre la Gola, oggi riserva naturale dove nidificano ancora le aquile, c’è l’abitato di Pagino, luogo in cui (secondo un’antica tradizione) fu combattuta la battaglia tra Narsete e Totila (552 d.C.), evento che segnò la fine del dominio dei Goti in Italia. Oggi è possibile ammirare, oltre alla galleria, una restaurata chiesetta del XV secolo e l’imponente diga dell’Enel..

La Casa della Befana: 0722.317211 o www.labefana.com