Castel del Monte inaugura una nuova stagione culturale: Giaquinto, De Matteis, Hayez, il Piccio, Cremona e Previati sono tra i protagonisti di una Mostra tutta italiana promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali in collaborazione col Comune di Andria e Banca Carime, prodotta e organizzata da Alef – cultural project management.

Baci rubati e amorose passioni nell’arte e nella letteratura fra Settecento e Ottocento è un importante appuntamento con l’arte che Castel del Monte, patrimonio mondiale dell’Umanità e monumento tra i più visitati in Italia, offrirà al suo numeroso pubblico per circa quattro mesi. Fortemente voluta dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Puglia e dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le Province di Bari, Barletta – Andria – Trani e Foggia – Direzione di Castel del Monte, la Mostra, prodotta e organizzata da Alef – cultural project management di Milano, con la collaborazione del Comune di Andria e la partnership di Banca Carime, apre una nuova stagione espositiva per la prestigiosa cornice di Castel del Monte che intende rilanciare la sua programmazione con appuntamenti di grande rilievo culturale. Curata da Michela Tocci, Direttore di Castel del Monte, e dalla Storica dell’arte Lorenza Tonani, di Alef, la Mostra vedrà esposti trenta dipinti provenienti da importanti collezioni pubbliche e private dell’Italia centro-settentrionale, accostati a sette opere di area meridionale di proprietà di Banca Carime, in un appassionante percorso sull’amore che, ambientato nei suggestivi spazi del Castello oltre a offrire una nuova e stimolante fruizione dell’architettura sveva, certo solleciterà nel pubblico la ricerca di un nesso fra Federico Ii, fecondo e illuminato mecenate in tanti settori dell’arte e del sapere, e le tematiche dell’esposizione. Motivi ispiratori dell’iniziativa sono dunque l’amore e la passione, temi che a partire dal Sei-settecento aprono in Europa ampie riflessioni sulla loro natura e, soprattutto, sulla possibilità di rappresentarle attraverso la musica, l’arte figurativa, i drammi teatrali.

La Mostra rappresenta, dunque, l’occasione ideale per ripercorrere vicende mitologiche, letterarie, drammi pastorali nella visione settecentesca dell’amore testimoniata dalle sette opere della collezione di Banca Carime che, ancora una volta, ha voluto dare il suo prezioso apporto per la valorizzazione e la fruizione del patrimonio culturale del territorio in cui è presente. I sette dipinti, realizzati da artisti meridionali come Giaquinto, De Matteis, Altamura, con le coppie di Rinaldo e Armida, Erminia e Tancredi, Aurora e Cefalo, Enea e Didone sono emblematiche di una cultura che vive l’amore come mistero insondabile ma che si può vivere attraverso la messa in atto di magie e artifici propiziatori. Il percorso espositivo prosegue con opere di autori come Hayez, il Piccio, Cremona, Previati; la colpevole visione dell’amore-passione ottocentesca di eroine come Isotta, Francesca da Rimini e Giulietta, predilette vittime di un Medioevo feroce e insensibile alla loro amorosa fragilità, apre la sezione dei baci rubati, preludio all’esplosione di un sentimento non ammesso dall’ordine sociale. Quello stesso ordine morale che impedisce a Piccarda Donati, Lucrezia Borgia, e alla Gertrude manzoniana di vivere l’amore, negato con la reclusione o la condanna a unioni coniugali alternative, e che costringe alla morte Pia de’ Tolomei, Desdemona, Anna Bolena, vittime dei loro stessi amanti.

Nella Mostra, dunque, si dipana il tema dell’amore e centrale appare la figura femminile, che sia la domina della poesia siciliana o l’eroina della produzione lirica e melodrammatica ottocentesca, vittima di passioni contrastate e protagonista di drammi in musica che con Rossini, Donizetti e Verdi hanno reso nota l’opera italiana nel mondo. Una carrellata di figure che esaltano il sentimento, accolte attraverso i dipinti in uno dei luoghi più suggestivi del patrimonio architettonico nazionale. Alla Mostra sono abbinati sei appuntamenti dedicati al tema “Baci rubati e Amorose passioni – Eventi”, rivolti anche ad un pubblico giovane, per ribadire il ruolo che Castel del Monte, luogo di eccellenza del contesto territoriale, svolge quale attrattore per un turismo culturale variegato