Un inedito ciclo di quattro Conversazioni per approfondire la figura del grande fiorentino. Palazzo Strozzi, Firenze

Coniugando il V Centenario della stesura de “Il Principe” con la Grande Mostra di Palazzo Strozzi, realizzata in collaborazione con il Museo del Louvre,. dedicata a quel momento “magico” e quella mirabile fucina di artisti che a Firenze ha dato il via al Rinascimento, la Fondazione Cesifin-Alberto Predieri e Fondazione Palazzo Strozzi promuovono una serie di quattro inedite Conversazioni – incontri e testimonianze di illustri relatori quali Pierluigi Ciocca, Luciano Bozzo, Giuliano Amato, Niccolò Capponi – che metteranno in luce i versatili aspetti e studi di colui che è stato definito la coscienza più alta del Rinascimento, Niccolò Machiavelli.
Suddivise in quattro appuntamenti nel corso del mese di maggio, le “Conversazioni” analizzeranno la figura di Machiavelli come economista, teorico della guerra, politico, letterato, con la speranza e la convinzione non solo di dar visibilità a valenze non ancora del tutto percepite del grande fiorentino, ma anche con il proposito di trarre suggerimenti per “il principe”, ovvero il “decisore” di oggi.

SECONDO APPUNTAMENTO
Palazzo Strozzi, Firenze – Altana (5° piano) ore 17,30

MERCOLEDÌ 15 MAGGIO 2013
“Il teorico della guerra”
Relatore: Luciano Bozzo; Introduce: Carlo Jean

Confermare la presenza: tel. 055 283072 [email protected] iscrizione on line su www.cesifin.it

“Il carattere primario del Rinascimento italiano è il coinvolgimento di artisti nella creazione di un nuovo modello sociale e istituzionale, un modello di rinascita, appunto, ispirato alle e dalle numerose forme di tensione spirituale e intellettuale che in questo periodo quasi magicamente vennero a liberarsi e ad esprimersi traendo spunti e vigore dai classici greci e romani e che ebbe a palesarsi in tutte le espressioni artistiche e letterarie – commenta Giuseppe Morbidelli, presidente Fondazione Cesifin Alberto Predieri -. “Machiavelli non fu solo uno dei principali interpreti di quel tempo nel senso che le sue riflessioni e le sue proposte costituiscono indicazioni fondamentali per comprendere la portata straordinaria del Rinascimento in punto di progresso culturale e spirituale ma anche tecnico ed istituzionale. Fu molto di più: infatti dovendosi confrontare con una società e con le sue varie componenti (dal popolo minuto ai príncipi) sottoposti ad una fortissima crisi di identità e ad un profondo sconvolgimento provocato dalla internazionalizzazione o comunque estensione dei conflitti e dall’affermarsi del potere dei nascenti Stati nazionali, e dunque con la rottura di equilibri secolari, offre punti di riferimento anche per molte delle scelte e decisioni che l’età della globalizzazione pone: Machiavelli non afferma infatti una visione monista e statica del potere, bensì studia e disseziona la dinamica dei conflitti di potere: di qui la sua perenne attualità.”

“Rileggere Il Principe (e non solo) 500 anni dopo, con l’aiuto di insigni studiosi” commenta Lorenzo Bini Smaghi, presidente della Fondazione Palazzo Strozzi, “ci aiuta a capire come la civiltà occidentale, e i suoi valori basati sul Rinascimento, possano affrontare le sfide che il mondo globale pone in questa fase critica della storia”

La mostra La Primavera del Rinascimento in corso a Palazzo Strozzi fino al 18 agosto 2013 è curata da Beatrice Paolozzi Strozzi, direttore del Museo Nazionale del Bargello, e da Marc Bormand, conservateur en chef al dipartimento di Scultura del Museo del Louvre,ed è promossa e organizzata dalla Fondazione Palazzo Strozzi, dal Museo del Louvre, dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dalla Soprintendenza PSAE e per il Polo Museale della città di Firenze e dal Museo Nazionale del Bargello, con la partecipazione del Comune di Firenze, la Provincia di Firenze, la Camera di Commercio di Firenze e l’Associazione Partners Palazzo Strozzi e Regione Toscana. Con il contributo dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze.