1 marzo

Partecipando al curioso Carnevale di Sauris, si farà la conoscenza di due personaggi particolari: il Rolar e il Kheirar che chiamano la gente a raccolta e danno il via alla sfilata del martedì grasso. Il rito si conclude con il Kheirar che spazza i pavimenti a simboleggiare il desiderio di scacciar via l’inverno e propiziarsi l’arrivo della buona stagione.

La manifestazione “La Notte delle Lanterne”, evento culminante del Carnevale saurano (der zahrar Voschhankh), uno dei più antichi dell’arco alpino, si svolge il sabato che precede il mercoledì delle Ceneri. Le maschere si ritrovano nella piazza di Sauris di Sopra, accompagnate dalle due figure del Rölar e del Kheirar. Il Rölar deve il suo nome alle röln, grandi sonagli che porta legati attorno alla vita e che agita in continuazione. Figura elettrizzante, con abiti scuri e volto coperto dalla fuliggine, ha il compito di avvertire la gente, affinché si prepari per la mascherata. Il Kheirar è il re della mascherata, porta invece sul volto una maschera di legno e in mano una grande scopa e guida il gruppo delle maschere. Un tempo egli bussava col manico della scopa alle porte delle abitazioni per farsi aprire. Una volta entrato e spazzato il pavimento, introduceva i suonatori e le coppie di maschere belle (scheana schembln) e brutte (schentena schembln), che ballavano al suono delle fisarmoniche. Oggi il rito si svolge negli angoli più suggestivi del paese e nei locali pubblici. Terminato il giro, il gruppo delle maschere, seguito dagli spettatori, si inoltra nel bosco e segue un suggestivo percorso notturno, illuminato dalle lanterne che i partecipanti possono noleggiare prima della partenza. Il percorso si snoda tra boschi e prati coperti di neve e caratteristici stavoli in pietra e legno, presso i quali ci si riscalda con vin brulè.

Informazioni: www.sauris.org