Ogni anno la magia si ripete, è il solstizio d’estate al Cromlech del Piccolo San Bernardo, imperdibile appuntamento del 21 giugno. Emozione, festa e cultura per uno straordinario evento che coinvolge gli spettatori e accompagna alla scoperta di luoghi che riportano ai primordi della storia.

Al Colle del Piccolo San Bernardo, proprio al confine fra Italia e Francia sulla strada che collega la Valle d’Aosta all’Haute Tarentaise, l’antica “Via delle Gallie, si trova uno dei rari cerchi megalitici presenti in Italia, di grande interesse storico e astronomico. Un Cromlech (dalla lingua celtica Croum “curva” e lech “pietra sacra”) di quarantasei pietre, infisse verticalmente nel terreno a una distanza che varia dai 2 ai 4 metri e per buona parte ormai ricoperte da millenari detriti, che descrivono un ampio circolo del diametro di circa 72 metri, di verosimile periodo preceltico (3000 a.C.).

Gli studi, ancora in corso, non hanno chiarito la funzione del Cromlech, anche se è molto probabile che per la forma e l’orientamento fungesse da osservatorio astronomico, con un primato, quello dell’altitudine. Questo monumento preistorico potrebbe essere collegato ad altre costruzioni megalitiche presenti in Valle d’Aosta, in particolare a un’area molto estesa che si trova nella città di Aosta.

Il 21 giugno alle ore 18.30 appuntamento al Passo del Piccolo San Bernardo con il Prof. Guido Cossard, presidente dell’Arsav (Associazione di Ricerca e Studi di Archeoastronomia Valdostana), per il solstizio d’estate. Cossard spiegherà la storia e l’importanza di questo territorio (che Petronio, autore latino, descriveva come sacro a Ercole Graio) attraverso le interessantissime testimonianze archeologiche e illustrerà le ipotesi sull’utilizzo del Cromlech nell’antichità.

Evento nell’evento, il suggestivo ed emozionante fenomeno al quale si può assistere al tramonto: il sole che dietro una sella del Lancebranlette, vetta a Nord Ovest dell’orizzonte, proietta due falci d’ombra che progressivamente abbracciano il Cromlech fino a lasciarne in luce soltanto il centro. Uno spettacolo che richiama antichi riti risalenti al periodo neolitico, legati agli equinozi e ai solstizi, giorni magici, carichi di significato e per questo celebrati intorno a monumenti sacri.