Ad Arcole coltivano l’asparago da almeno cinque secoli. Una tradizione antichissima, dovuta al particolare tipo di terreno sabbioso tipico di questo angolo del veronese, che per millenni è stato sommerso dall’acqua prima che la palude venisse bonificata. Da queste parti parlare di “ovi e sparasi” equivale a spalancare i cassetti della memoria, con il pensiero che corre alle mamme e alle nonne intente a lessare gli asparagi e a servirli con le uova sode, per quello che da sempre è uno dei piatti più caratteristici del territorio.

Una tradizione che si rinnova dal 1961 con la Fiera dell’Asparago di Arcole, prevista quest’anno nel fine settimana che va dal 19 al 21 aprile. Un appuntamento che celebra insieme il prodotto agricolo più apprezzato della zona e la gloriosa storia passata, attraverso spettacolari rievocazioni che raccontano l’avvento della Repubblica Serenissima.

Qui la produzione industriale dell’asparago si è sviluppata intorno alla metà degli anni 50′ sulla riva sinistra del torrente Alpone, quando piccoli gruppi di agricoltori decisero di unirsi fra di loro. Oggi, a più di 60 anni di distanza, Arcole è diventato il maggior produttore di asparagi della provincia di Verona con 20.ooo quintali l’anno, due cooperative (“Asparago d’Oro” e “C.O.R.A.G”) e centinaia di piccoli agricoltori per i quali il rinomato asparago bianco costituisce un’importante fonte secondaria di reddito.

Nello stand gastronomico aperto a pranzo e a cena, sarà possibile gustarlo in tutte le sue possibili sfaccettature: imperdibili, in particolar modo, il risotto con gli asparagi e “ovi e sparasi”, il tutto accompagnato dall’Arcole Doc. Il pregiato vino delle province di Verona e Vicenza scorrerà a fiumi venerdì 19 aprile, con l’happy hour “Go AsparaGo”, dove la festa lieviterà insieme al pane, alle pizze e alle focacce all’asparago. Nei tre giorni della Fiera, più di cento produttori locali del Veneto e di altre regioni italiane permetteranno ai visitatori di gustare alimenti di ottima qualità e di sicura provenienza, direttamente dal produttore al consumatore. Non mancheranno ovviamente la musica dal vivo e, per i più piccoli, le giostre del luna park.

Ad Arcole restano molte tracce del glorioso periodo della Serenissima, con splendide ville e corti disseminate in tutto il territorio. E così la Fiera dell’Asparago diventa anche occasione per rivivere i fasti di un tempo, un pezzo di storia del territorio spesso poco conosciuto, soprattutto dalle giovani generazioni: nei giardini di Piazza Poggi verrà allestito un affascinante accampamento e abili rievocatori daranno vita a duelli e battaglie, raccontando così l’avvento della Repubblica. Con l’apertura della sala d’arme, i visitatori potranno conoscere da vicino le “spade da fante” che venivano usate per gli scontri ravvicinati, o le più maneggevoli “strisce da cavalleria” utilizzate dalle milizie a cavallo. Il Gruppo Storico Città di Palmanova darà grande rilievo e lustro ai personaggi veneti che hanno caratterizzato il 600′ , e con la rievocazione “L’assalto dei briganti” farà rivivere il fenomeno del banditismo, esploso nella zona a causa della cattiva congiuntura economica del 1570.

Con la Fiera di Arcole, insomma, la tradizione culinaria locale e la storia medievale del Veneto si intrecciano e si fondono in un binomio irresistibile. Il tutto all’insegna di un unico, grande protagonista: l’asparago. Un prodotto talmente legato all’evoluzione di questo territorio che, già nel Cinquecento, Adriano Valerini scriveva in un volumetto: “Et per ragionar de i cibi, parmi di ricordare alcune cose, che à tutte le Città non sono da Cielo concesse, e se pur ci sono, non cosi perfette riescono. Chi negarà, che gli Sparesi non siano i migliori, e i più belli di tutti gli altri; questi già nella villa d’Arcole tennero il principato, hoggi in molti altri lochi vengono lunghissimi, e grossi”.

Info
Luogo – Arcole centro storico
Data – 19-21 aprile
Tel – 3408505381