Uno dei modi migliori per scoprire l’isola è farlo attraverso la gastronomia, così come molti altri aspetti della cultura giamaicana , la cucina dell’isola è un connubio di sapori che si fondono e prendono spunto dalla tradizione Occidentale e dal Nuovo Mondo. Le spezie africane la fanno da padrone e caratterizzano alcuni dei tipici piatti dell’isola.

Il piatto nazionale è il famoso jerk, simbolo della nazione. Può essere di carne o di pesce, perché il termine sta ad indicare sia la marinatura particolarmente piccante a base di spezie, sia la modalità di cottura, una affumicatura lenta su una griglia all’aperto. Il consiglio è provarne diversi durante il soggiorno in Jamaica perché ogni cuoco ha la sua ricetta segreto o l’ingrediente inconsueto.

Abbondano sull’isola le coltivazioni di igname, una sorta di patata dolce, che va ad arricchire gli stufati e i piatti di pesce che abbondano nelle acque circostanti la Jamaica e spesso sono cucinati al brown stew, una tecnica di cottura che consiste nel cucinare la pietanza a fuoco lento in una salsa dolce-salata. La Jamaica è un vero paradiso per i vegetariani perché, grazie alla cultura rastafari, tutti i ristoranti locali offrono piatti i-tal tra cui curry di melanzane, patate dolci frullate e verdure al vapore.

Vale assolutamente la pena provare tutti i frutti che crescono sull’isola che da questo punto di vista è un vero paradiso tropicale: noce di cocco, banana, papaya e mango sono i più conosciuti ma non hanno niente da invidiare a star apple, soursop, ortanique, naseberry e tinkin’ toe.

Più che diffuso il caffè, che qui cresce in vasti campi nella zona delle Blue Mountains ed è considerato fra i migliori e più costosi del mondo. Si tratta di una varietà piuttosto leggera, con un aroma particolare e sentori di bosco che lo rendono unico.

Un consiglio: concludete le vostre giornate con un goccio di rum, il liquore nazionale della Jamaica e visitate la sede della nota Appleton Estate. La cosa migliore è sorseggiarlo mescolato con la birra allo zenzero o con il latte (“cow and cane”).