Agosto moglie mia non ti conosco: a Milano il detto, anche se si riferisce a tutt’altro argomento, si può applicare al fatidico sì con l’annesso pranzo-ricevimento matrimoniale. Il pranzo matrimoniale in agosto ha infatti poco richiamo rispetto ai tradizionali periodi primaverile o autunnale.

Pranzo (o anche cena, nel 17% dei casi) che, mediamente, annovera fra i 110 e 120 invitati e che, a persona, costa fra i 105 e 110 euro con un incremento, modesto rispetto a 5 anni fa, del 4%. Per un costo complessivo che si aggira sui 12 mila euro. Ma chi paga il conto? C’è il concorso dei genitori della sposa o dello sposo nell’80% delle situazioni, per il 20% provvedono direttamente lui e lei. Chiunque paghi, vi è comunque una grande attenzione al rapporto fra il prezzo ed i servizi offerti. Gli sposi non intendono rinunciare a nulla: soprattutto al cocktail/aperitivo e ai vini e spumanti. Ciò che in particolare conta (90%) sono il servizio impeccabile, elegante e preciso nei dettagli, ma anche la comodità del luogo (vicino e facilmente raggiungibile) dove si svolge il pranzo matrimoniale. E comoda (58%) deve essere la location: gli invitati devono, infatti, avere la possibilità di essere sempre comodamente seduti a tavola per un pranzo che di solito è di 4 portate più la torta. Non vengono disdegnati abbinamenti innovativi con la presenza, ad esempio, di piscina e discoteca; e una villa o un castello da affittare come location esclusiva per l’occasione è un’opzione ricercata (30%). Per quanto riguarda la musica, non può mancare: con intrattenimento classico o moderno, equamente richiesti.

Dalla gran parte degli operatori (88%) si rileva un incremento di matrimoni fra italiani e stranieri e, in parte (12%), di matrimoni fra stranieri che vivono a Milano. Rispetto a un matrimonio fra italiani si scelgono di più i pranzi a buffet, ci sono più invitati, l’intrattenimento musicale è del paese di origine e c’è anche maggiore attenzione al risparmio. Emerge da rilevazioni dell’Unione del Commercio di Milano con Epam, l’Associazione milanese dei pubblici esercizi, e l’Associazione albergatori di Milano dell’Unione e da una stima della Camera di Commercio di Milano. Il settore dei ristoranti, alberghi e servizi di catering. A Milano le imprese che offrono servizi di ristorazione, catering e albergo sono quasi 5. 000 e crescono in tre anni del 14%, più che in Lombardia (+11,3%) e Italia (+10,9%). Oltre 4. 000 i soli ristoranti che sono anche quelli che crescono di più dal 2005: +15,4%. Milano nell’intero settore incide per il 4,1% su tutto il territorio italiano ed è al terzo posto dopo Roma e Napoli, ma balza al primo se si considera solo il settore del catering. Infatti con 90 attività, quasi una su dieci in Italia (9%, +7,1% in tre anni), precede Napoli (86) e Roma (70).

Emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano su dati registro imprese al I trimestre 2008 in confronto al I trimestre 2005.