Gli italiani rinsaldano il rapporto con la casa e ritrovano il piacere e la voglia di cucinare, un’opportunità per coinvolgere i figli, con un doppio vantaggio: educarli ad una sana alimentazione e stimolare autostima e creatività. Gli esperti parlano di “cooking therapy” e accendono i riflettori sull’importanza dell’educazione alimentare, fin da piccoli, senza tralasciare il pesce.

La psicologa Gaia Vicenzi: “Coinvolgere i bambini ha tanti benefici: favorisce la calma, allena l’autostima, rinsalda l’educazione e li abitua a mangiare bene. Come introdurre il pesce? Tonno in scatola e conserve ittiche, in quanto prive di lische e più gustose, possono essere ingredienti di polpette o primi piatti”.

CUCINARE INSIEME AI FIGLI È UN TOCCASANA EMOTIVO, FIN DA GIOVANE ETÀ

È provato che cucinare insieme è un toccasana contro lo stress, tanto che gli esperti parlano di una vera e propria forma di cura basata sulla preparazione attiva di piatti e ricette: la “cooking therapy”, diventata oggetto di studio scientifico.

Non solo l’atto di cucinare con tutte le sue gestualità sarebbe meditativo di per sé, ma secondo alcuni studi ci sarebbe anche un collegamento tra una dieta sana e livelli più alti di serotonina, il cosiddetto “ormone della felicità”. Un po’ come a dire: “dimmi come mangi e ti dirò quanto sei felice”.

Questo vale ancora di più se si cucina in famiglia, con i propri figli, perché a trarne maggiore giovamento sarebbero soprattutto loro, a livello psicologico, creativo e fisico: “Coinvolgere i ragazzi in cucina ha dei benefici raddoppiati: favorisce la calma, stimola la creatività, allena l’autostima e rinsalda l’educazione emotiva, fin da giovane età – afferma Gaia Vicenzi, psicologa e psicoterapeuta. La cucina inoltre può essere un ottimo stimolo per allenare i sensi, la funzione motoria e l’intelletto. Vedere i figli felici di pasticciare e leggere nei loro occhi la meraviglia è una cascata di sostanze della calma, del benessere e del piacere nel nostro cervello, favorendo la produzione di ossitocina, serotonina e dopamina. Soprattutto nei primi tempi, è fondamentale stimolare la loro curiosità e il loro desiderio di “avventurarsi” in qualcosa di nuovo. Per prima cosa, prepariamo insieme la lista della spesa. Durante la preparazione è fondamentale poi incoraggiarli e gratificarli man mano che eseguono le diverse operazioni, sottolineando quanto sia utile il loro aiuto”.

Sara Sguerri, mamma e food blogger, insegnante di cucina presso Eataly Firenze, ha ideato 3 ricette da preparare con i figli stimolando la loro parte creativa: da un classico della cucina mediterranea come le “Pennette al tonno con capperi e olive al pomodoro”, agli “Spiedini con mini burger di salmone e zucchine con finto ketchup” fino agli Involtini gratinati di sardine con pistacchi”

  • 1 spicchio d’aglio
  • 200 g di tonno sott’olio
  • 400 g di passata di pomodoro
  • 60 g di olive taggiasche denocciolate
  • 40 g di capperi sott’aceto
  • 320 g di pennette rigate
  • olio extravergine di oliva, sale

Pennette al tonno con capperi e olive al pomodoro

Scaldate un filo d’olio in una padella, unite lo spicchio d’aglio sbucciato ma intero e lasciate rosolare. Unite il tonno ben sgocciolato, lasciate insaporire mescolando per qualche minuto, quindi, versate la passata di pomodoro e cuocete a fuoco basso, coperto, per 20 minuti.

A metà cottura unite le olive snocciolate ed i capperi ben strizzati. Eliminate l’aglio a fine cottura e assaggiate: salate solo se vi sembra necessario.

Mettete a bollire una pentola con abbondante acqua, salate al bollore e cuocete le pennette secondo i tempi riportati sulla confezione.

Scolate al dente le pennette e terminate la cottura nella padella con il sugo; servite subito.

Per i miniburger (12):

  • 300 g di salmone in scatola al naturale
  • 1 uovo + 1 tuorlo
  • 20 g di pangrattato
  • qualche ciuffetto di aneto
  • sale

Per il finto ketchup:

  • 120 g di concentrato di pomodoro
  • 2 cucchiaini di glassa di aceto balsamico
  • 2 cucchiaini di aceto di vino bianco
  • 1 pizzico di pepe bianco
  • ½ cucchiaino di paprika dolce
  • 1 pizzico di sale
  • 20 ml di latte
  • 30 ml di olio di semi di girasole

Per gli spiedini:

  • 1 zucchina chiara
  • olio extravergine di oliva
  • sale

Spiedini con mini burger di salmone e zucchine con finto ketchup

Iniziate preparando il finto ketchup: riunite tutti gli ingredienti nel bicchiere del minipimer e frullate fino a che il composto non si monterà; mantenete il frullatore ad immersione poggiato sul fondo per i primi secondi. Ponete in frigo, coperto con pellicola.

Scolate i filetti di salmone dal liquido di conservazione, schiacciateli con una forchetta e riuniteli in una ciotola amalgamandovi l’uovo, il tuorlo, il pangrattato e l’aneto sminuzzato; aggiustate di sale.

Prelevate dal composto 12 palline di impasto di circa 30 g ciascuna e con le mani inumidite formate delle polpettine, schiacciandole e pressandole; per formarle con più precisione potete utilizzare un coppapasta del diametro di 5 cm. Ungete una padella antiaderente con un filo d’olio e cuocete i burger di salmone circa 2 minuti per lato; lasciate intiepidire.

Preriscaldate il forno a 220° C.

Lavate la zucchina e tagliatela a fette ottenendo 16 fette spesse circa ½ cm; salatele e conditele con un filo d’olio. Componete gli spiedini inserendo in ogni stecchino quattro fette di zucchina e tre miniburger, alternandoli.

Sistemate gli spiedini su di una placca ricoperta con carta forno, spennellateli con un filo d’olio e cuoceteli nel forno già caldo per 15 minuti, girandoli a metà cottura.

Servite subito, insieme alla salsa preparata.

Per le sardine (16 involtini, 4 persone):

  • 90 g di pangrattato
  • 1 mazzetto di prezzemolo
  • 50 g di pinoli
  • 60 g di pistacchi pelati e sgusciati, non salati
  • 70 g di pecorino grattugiato
  • 4 scatole di sardine in olio di oliva
  • 20 g di granella di pistacchi, olio extravergine di oliva

Per l’insalatina:

  • 2 carote
  • 150 g di pomodorini rossi e gialli
  • 5 foglie di basilico
  • olio extravergine di oliva
  • sale

Involtini gratinati di sardine con pistacchi

Preriscaldate il forno a 180°C. Preparate il ripieno frullando al mixer il pangrattato, il prezzemolo, i pinoli, i pistacchi, il pecorino e 30 g di olio; il composto dovrà risultare umido.

Scolate le sardine dal loro olio e sistematele su un tagliere, aprendole delicatamente a libro, con la parte senza pelle rivolta verso l’alto; tamponatele con carta assorbente.

Distribuite un cucchiaio di ripieno su ogni sardina, spalmandolo leggermente; compattatelo esercitando una leggera pressione in modo che il ripieno aderisca alla sardina. Sistemate le sardine su di una teglia rivestita con carta forno, condite con un filo d’olio e cuocete per 5 minuti.

Nel frattempo, preparate l’insalatina: pelate le carote e lavate i pomodori. Riducete le verdure a cubetti della stessa dimensione e condite con olio, sale e basilico tritato.

Quando le sardine saranno cotte sfornatele, attendete qualche minuto, quindi, servite decorando con la granella di pistacchi e accompagnando con l’insalatina preparata.