Il piazzale d’ingresso preannuncia il filo conduttore del Museo: l’acqua. Essa scorre in due fontane che delimitano la piazzetta antistante l’ingresso: increspandosi su di un piano inclinato, e scendendo come un velo su un muro di ferro, per raccogliersi poi in una cavità a terra. Le allusioni riguardano i versanti alpini, la regimazione e le opere idrauliche presenti sul territorio del bacino imbrifero dell’Adamello. Un balcone panoramico consente un affaccio verso il fiume Oglio legando l’acqua alla sua naturalità. Le due grandi lame di ferro dell’insegna e della pensilina ci indirizzano all’ingresso…