Il Museo del territorio Casa Pezzolla prende il nome dall’antico proprietario, vissuto nella seconda metà del ‘700, il dottor Giacomo Pezzolla, medico personale dei conti Acquaviva d’Aragona, il quale per gentile concessione ottenne di costruire una palazzina con la malta. Il complesso rappresenta l’esempio tangibile di una cultura architettonica in evoluzione. In questo gruppo di immobili si distinguono due tipologie edilizie: una, più recente, che si affaccia interamente su Piazza XXVII Maggio e che si sviluppa su due piani, con facciata alta e stretta sormontata da timpano triangolare che evidenzia la sezione del tetto a due falde coperto da chiancarelle; l’altra ne rappresenta la parte più antica. Quest’ultima è formata da organismi semplici e di piccole dimensioni, per lo più monocellulari, dotati di quegli elementi caratteristici tipici della costruzione a trullo. Al contrario della parte più moderna, in queste zone le murature sono formate da pietre non squadrate posizionate in maniera casuale. Il Museo del Territorio “Casa Pezzolla” è l’unico complesso formato da 15 trulli comunicanti, tutelato dall’ UNESCO come i Rioni Monti e aia Piccola.