Vi sveliamo cosa c’è dentro un altro tra i padiglioni dei big, dove la ormai mitica “giappocoda” ha assunto valore di statistica degli ingressi all’intero sito espositivo! Le file per visitare il Giappone hanno raggiunto anche le 8 ore.

Partiamo dal primo sguardo. Il Padiglione del Giappone è composto da 17mila pezzi di legno incastrati tra loro in modo da lasciar penetrare la luce solare, con un’ampia entrata e uno sviluppo in lunghezza, come una delle case tradizionali di Kyoto. Le tradizionali tecniche giapponesi di costruzione in legno – il tempio Horyuji ne è un eccellente esempio – adottano un “metodo di tensione compressiva” in cui i singoli elementi costruttivi sono collegati con sistemi di aggancio e giuntura per ottenere il necessario supporto. Il risultato è una struttura molto resistente ai terremoti, nonché base delle costruzioni a volte dette anche viventi, o della “teoria della vita” . Il padiglione, che prende forma da una griglia tridimensionale di legno, è il primo in assoluto ad essere edificato con una commistione di tecniche costruttive tradizionali, analisi strutturale moderna e il suddetto “metodo di tensione compressiva” per realizzare un esempio di architettura innovativa capace di esprimere appieno la fusione di cultura tradizionale e tecnologia avanzata. Oltre a materiali naturali come bambù e legno, non mancano tecnologie informatiche e sistemi per il risparmio energetico.

“Diversità armoniosa” è il tema scelto dal Giappone per Expo 2015: armonia come nutrimento sano, sostenibile ed equilibrato, nonché come modello per alleviare i problemi mondiali relativi alla fame e all’ecologia. E’ un tema, quello della “diversità armoniosa”, che si coglie già dalla fila: una volta raggiunta la parte interna, di attesa all’ingresso, alcuni monitor mostrano immagini e una canzoncina orecchiabile che invita ad imparare la parola “armonia” in Giapponese (si pronuncia “wa”). Le parole chiave attorno alle quali si snoda il percorso giapponese sono essenzialmente due: Salute e Edutainment, ossia educare divertendo.

Expo Giappone 2015

La visita durerà 50 minuti, in un susseguirsi di eventi e installazioni che richiamano i cinque sensi, affinché il visitatore possa esperire appieno la cultura alimentare giapponese; non vi è possibilità di uscire prima di aver completato il percorso. Ancora, prima di accedere al padiglione verrà indicata la possibilità di scaricare una apposita App (App Padiglione Giappone 2015) che permette una visita interattiva e infine, una donna giapponese dello staff inviterà ad imparare come salutare in lingua Giapponese.

Il governo lavora dal 2005 per educare le famiglie alla consapevolezza alimentare e si sta impegnando per far riconoscere dall’Unesco la propria dieta come patrimonio dell’umanità. Ci siamo, entriamo nel padiglione. Prima di addentrarci c’è la possibilità di timbrare il passaporto di Expo e per i bimbi, di stampare un bento virtuale, da appendere come un badge con il cordino del padiglione: un bellissimo ricordo!

Expo Giappone 2015

A questo punto è proprio ora di cominciare: sono 9 i passaggi chiave di questo padiglione.

1. Si entra nella prima stanza dove viene proiettato il “prologo”: nel videoschermo centrale che racconta l’Aioi, cioè la convivenza tra uomo e natura, il Giappone, con le sue piogge abbondanti, e l’uomo, responsabile del degrado e della rigenerazione ambientale, sono illustrati attraverso varie immagini. Luce e ombra, vita e morte: elementi all’apparenza in conflitto, ma senza i quali non esisterebbero tantissimi fenomeni, saranno scolpiti utilizzando i caratteri giapponesi. Sulle pareti a destra e sinistra, tramite una serie di stampe ukiyo-e (una forma d’arte giapponese molto familiare anche in Europa) di artisti diversi, viene raccontata “la vita della pioggia”: l’acqua che nutre il suolo del Giappone nel corso delle quattro stagioni.

2. Nella sala degli specchi ci si trova immersi nelle risaie giapponesi, che si estendono lungo un territorio ripido e dal clima estremamente umido e piovoso, trattengono l’acqua con la quale ne ricoprono il terreno, venendo così a creare un substrato ideale alla difesa di una ricca vegetazione e biodiversità. Tutto ciò garantisce non soltanto generose produzioni di cibo per la popolazione, ma difende anche il territorio nei confronti della natura stessa che, alle volte, può portare con sé gravi alterazioni come nel caso di alluvioni o siccità. La cicogna è simbolo della natura in armonia: è infatti un volatile che può vivere solo in un ricco ecosistema.

Expo Giappone 2015

3. Si attraversa un corridoio, dove si sentono suoni e profumi tipici delle diverse stagioni; sono inoltre riprodotti paesaggi e feste locali alle quali è possibile assistere in giro per il Giappone nel corso delle quattro stagioni.

4. Prendete in vostro smartphone e interagite: la vostra area nella “cascata della diversità” risplenderà di azzurro e scorrerà una grande quantità di contenuti, dal campo agricolo fino ad arrivare alla tavola, offrendo un’esperienza interattiva. Toccando i contenuti che galleggiano alla base della cascata, sono proiettate le informazioni racchiuse, si sposteranno davanti ai vostri occhi, entrando nello smartphone!

Expo Giappone 2015

5. Eccoci ai piatti tradizionali giapponesi, tutti su una parete: una vetrina in cui sono condensate le conoscenze e le tecniche tradizionali radicate nella cucina giapponese. Sono presentate graficamente anche abitudini alimentari, come la “semplicità del pasto” e altri aspetti che contribuiscono a garantire equilibrio nutrizionale. E’ il momento di vedere e toccare!

Expo Giappone 2015

6. Si entra nella sala dedicata all’innovazione e qui è possibile anche riposarsi un momento. In questo spazio sono illustrate le soluzioni innovative del Giappone per nuove risposte ai problemi alimentari nel mondo: istituire una rete di cooperative volta a migliorare la qualità della vita delle persone che provengono dalle realtà locali e coinvolte nel settore dell’agricoltura, della pesca e della silvicoltura; diffondere le abitudini alimentari giapponesi; promuovere una produzione agricola sostenibile, in armonia con la natura. Per i più piccoli, ma non solo, faranno la comparsa molti personaggi, qualli Morizo e Kiccoro, la cicogna, il robot. Sulla “Terra interattiva” sono illustrati, per mezzo di grandi dati e immagini fotografiche, i problemi alimentari nel mondo e le soluzioni per risolverli proposte dal Giappone.

7. “Cool Japan Dining“: lo stile elegante che porta tradizione e innovazione. La varietà della cultura alimentare giapponese si diffonde grazie alla coesistenza di “tecnica artigianale” e “design all’avanguardia” e lo si può osservare nella lunga tavola apparecchiata con stoviglie di design.

Expo Giappone 2015

8. “Cool Japan Contents”: ovvero prepariamoci al pezzo forte del padiglione, il gran finale! Nell’attesa dello show successivo, imparate bene come si tengono le bacchette, osservando i video sui monitor!

Expo Giappone 2015

9. Accomodatevi nel teatro-ristorante e fate amicizia con gli altri ospiti con cui condividete il tavolo. Parole di ringraziamento prima e dopo il pasto, come “Itadakimasu” e “Gochisousama” esprimono un sentimento di riconoscenza nei confronti della natura e delle persone coinvolte nella preparazione degli alimenti. Con la condivisione di queste parole, i legami familiari si fanno più profondi, si coltivano le amicizie e la sfera di comunicazione si allarga. Tramite gli shows che prevedono la partecipazione del pubblico, dando così vita ad un senso di unione, è possibile sperimentare la cucina giapponese e la sua natura di “cibo della Terra” che unisce i popoli del mondo attraverso il sorriso. A questo punto siete pronti per il vostro pranzo virtuale. Il cibo, infatti, appare sul piano del tavolo con una spiegazione delle sue caratteristiche. I tavoli sono disposti in modo da descrivere un arco che circonda il palcoscenico posto al centro della sala, dove gli attori danno vita allo spettacolo che si snoda tra le quattro stagioni del Giappone. Seguite le istruzioni e scoprirete anche quale tavolo sarà stato il più veloce! Una bellissima e divertente esperienza interattiva.

Expo Giappone 2015

All’uscita potrete infine godere, se volte, del reale ristorante giapponese. I prezzi non sono economici, ma l’esperienza sensoriale è indubbiamente unica.

Una curiosità: il logo scelto dal Giappone è una rappresentazione di bastoncini (chopsticks) e comunica lo spirito di espressioni quali itadakimasu (formula di gratitudine prima d’iniziare il pasto), gochisosama (formula di ringraziamento dopo il pasto), mottainai (formula d’invito a non sprecare qui rappresentata a forma di bastoncini che possono raccogliere qualsiasi cosa, piccola o grande). Il modo in cui sono disposti esprime osusowake (senso di condivisione) ma comunica altresì il significato di unione di tutti nel mondo all’insegna del piacere dato dal cibo. La loro forma, via via più sottile verso le estremità, ricorda l’iwaibashi, un tipo di bastoncino unico del Giappone usato in occasioni di festa. Simboleggianti la “E” di Expo, la loro elegante curvatura richiama la sensibilità estetica giapponese, una composizione grafica variabile, a seconda della loro disposizione, per comunicare con semplicità lo spirito giapponese ai suoi limiti più estremi.