In occasione delle celebrazioni per il secondo centenario dalla morte del letterato, filologo e traduttore Melchiorre Cesarotti, a Selvazzano Dentro (PD), nella dimora di campagna che egli stesso visse come suo rifugio campestre, dal 12 al 14 settembre 2008 si svolgerà il festival “Il Giardino della poesia”.
L’incantevole giardino di Villa Cesarotti a Selvazzano diverrà, in quest’occasione, uno spazio speciale, fatto di lettura e di ascolto, di spiriti che si confrontano nella bellezza, nella poesia e nella musica. Uno spazio per trovarsi, ma soprattutto ritrovarsi, attraverso le note e le parole di uno stesso sentire.
Il tutto è curato da chi ama dare asilo ai Poeti ed agli appassionati di poesia.

“Parleremo allora di cose, di persone, di libri”… :

Si comincerà subito con letture e drammatizzazioni poetiche, che animeranno i suggestivi angoli del giardino di Villa Cesarotti, dalle ore 18,00 di venerdì 12 settembre, mentre alle 21 è previsto lo spettacolo di e con Roberto Piumini “Il portatore di baci”: con canti e musiche di Ring e Around Quartet e Coro Cappella Mackenzie di Genova. Il programma della giornata di sabato 13 sarà inaugurato dai bambini a cui saranno dedicati animazioni e laboratori creativi con pigmenti naturali, foglie, terre a cura di Florida de Marchi e laboratori di poesia a cura di Angelo Ferrarini. Anche per gli adulti è previsto però un momento di approfondimento con la Scuola di scrittura poetica a cura di Mirco Zago della Piccola Scuola di Scrittura di Padova. L’intera giornata trascorrerà sempre animata da letture poetiche e diversi interventi, a partire da quello con Giuliano Scabia, scrittore, poeta, drammaturgo, narratore dei propri testi, e protagonista di alcune tra le esperienze teatrali più vive degli ultimi decenni, e con il poeta friulano Gian Mario Villalta:
[… scrivo. Non le mie opinioni,
ma qualcosa che mi aiuti a immaginare la realtà,
come può fare una poesia …] Gian Mario Villalta
A seguire sarà un incontro con la poetessa e traduttrice Patrizia Valduga, una fra le voci più significative della poesia contemporanea italiana. Originale interprete della crisi che contraddistingue la poesia moderna, si appropria di temi (l’amore e la morte, i sensi e il dolore) e forme metriche antiche per riproporli secondo modalità del tutto originali, letterarie e fisiche insieme.
” Io sono sempre stata come sono
anche quando non ero come sono
e non saprà nessuno come sono
perché non sono solo come sono “
(Patrizia Valduga, Quartine – Seconda centuria, Einaudi 2001)

Durante il pomeriggio e la sera sono previsti interventi musicali e performance a cura di ZERO ZERO JAZZ.
La mattinata di domenica 14 si aprirà con letture, drammatizzazioni poetiche e danza, mentre nel pomeriggio un lento navigare fluviale, su di un barcone lungo le rive del fiume Bacchiglione, sarà animato da letture e poesie.
La conclusione del Festival è invece affidata ad una concerto dei Fiati dell’Orchestra di Padova e del Veneto.