Da poco Lonely Planet ha reso nota la sua lista di destinazioni ed itinerari “Best in Travel” per il 2023 e per il primo anno la casa editrice ha deciso di dividere le destinazioni in base al tipo di esperienze che qui si possono fare: Sapori, Relax, Itinerari, Scoperte e Connessioni.
Boise, capitale dell’Idaho, è stata inserita tra le destinazioni da visitare il prossimo anno per la categoria “Connessioni” che si riferisce alle destinazioni con cui è possibile instaurare un legame sia con il luogo stesso sia con la sua gente. “Ma è la sua bellezza naturale in ogni periodo dell’anno, abbinata al terroir e alla scena culinaria – scrive Lonely Planet nel suo speciale – il motivo per cui Boise è entrata nella nostra lista delle migliori destinazioni con cui instaurare un legame nel 2023”.
Una delle capitali americane meno note, Boise è sicuramente in grado di sorprendervi. La più grande città dello stato con oltre 230.000 abitanti si trova nella parte sud-occidentale dello stato.
E’ immersa nel verde sulle rive del fiume Boise con uno stile di vita spiccatamente outdoor e una forte cultura dell’accoglienza. E’ una città giovane, moderna e alla moda, con un vivace downtown – con una zona pedonale, bistrot e sofisticati wine bar – che non sarebbe per niente fuori luogo sulla East Coast. Non molti sanno poi che proprio a Boise si trova la più grande comunità basca degli Stati Uniti ed il Basque Block in centro città celebra le sue tradizioni con il Basque Museum and Cultural Center, il mercato basco nonché diversi bar e ristoranti.
Chi è appassionato di outdoor poi non resterà deluso: il Boise River Greenbelt è un percorso lungo il fiume di oltre 40 chilometri attraversa parchi ed aree naturali, ideale da percorrere in bicicletta e a piedi. Last but not least, il soprannome di Boise è “City of Trees” proprio per i numerosi parchi che qui vi si trovano.
Cinder Wines
Melanie Krause
è cresciuta a Boise, capitale dell’ Idaho curando per hobby il terreno dei genitori e producendo il suo primo vino alla tenera età di 8 anni! Melanie ha lavorato sul fronte dei vigneti al Chateau St. Michelle di proprietà dei genitori e quest’esperienza è stata la chiave del successo di Cinder: anni di viticultura e produzione vini, apprendendo le tecniche in campo professionale.
Cinder Wines fondata nel 2006 con il marito Joe, si basa sulla Snake River Valley AVA e il suo nome è facile da pronunciare ed è legato al progetto iniziale di vino fatto con l’85% di uve Snake River Valley AVA.
Boise e tutta la zona circostante è situata in un’area che un tempo fu attiva con eruzioni vulcaniche, immersa da un massiccio enorme lago antico Lake Idaho. Quando accadevano le eruzioni e colpivano il lago, la lava si frantumava, e raffreddata cadeva in tizzoni di cenere: caratteristica forte del suolo di questa zona. Cinder è anche la varietà e la ricerca perpetuata per alcuni anni consecutivi con sperimentazioni e confronti con tutti i miti dei produttori di vino. Una varietà di Chardonnay è testata con tutti i metodi diversi della vinificazione conosciuti, poi assaggiati alla cieca per controllare se veramente incontrano lo stile.
In anni di test e di curiosità se qualcuno dovesse fare domande a Melanie riceverebbe le risposte di 15 anni fa. Lei raccomanda il suo Viognier e il suo Syrah. Come si inizia a cucinare si comincia a bere il Viognier ben freddo: è una gran vino tanto da essere apprezzato da solo; un vino completo. Lo si sorseggia mentre ci si prepara un pasto, poi durante il pasto o dopo si cambia con lo Syrah – quasi una portata dessert. Lo Syrah è così pieno di frutti, così ricco, ma anche così setoso. Non c’é bisogno di accompagnarlo a una bistecca, benché sia un’ottima abbinata. Lo si può bere da solo: è come un pasto in bicchiere. La sala degustazioni di Cinder Wines si trova a Garden City.